Passiamo l'intera giornata a pensare al processo di domani, Matt prepara i documenti, mi spiega cosa dovrò dire quando verrò chiamata a testimoniare, ci sosteniamo a vicenda.
Tom non si fa sentire per tutta la giornata, solo tramite messaggi su whatsapp "Ancora niente" "Non si riesce a trovare un c***o di aereo" "Mi dispiace" "Piuttosto vengo a nuoto" "Stai serena ci sarò" mi dispiace tanto per questa situazione gli avevo promesso che non sarebbe successo e invece.
Io e Matt decidiamo di andare a letto presto, domani mattina alle 11 dobbiamo stare in tribunale, chiamo Tom cerco di tranquillizzarlo ma non ci riesco, è troppo in pena - ci salutiamo augurandoci la buonanotte e alle 22:30 sono già a letto.
La mattina seguente ero una corda di violino, Matt idem ma faceva tutto il possibile per non farmelo notare.
Mi ha fatto trovare la colazione pronta, ho bevuto il thè che mi prepara sempre Tom per farmi rilassare, ho mangiato 3 biscotti e poi sono salita in camera.
Mentre mi preparo ho una piccola crisi di panico, avevo paura che qualcosa andasse storto, Tom non era qui con me e stavo malissimo.
Mentre mi guardavo allo specchio noto la maglietta che mi aveva lasciato Tom, vado a prenderla, la avvicino al mio naso e sento salire un'energia nel mio corpo "Devo essere forte, sono io la vittima lui è il colpevole, andrà tutto bene."
Indosso un tailleur, mi sistemo i capelli, prendo la mia borsa e scendo al piano di sotto.
Trovo Matt aspettarmi al piano di sotto "Spacchiamogli il culo, fratellone" Matt mi viene incontro e mi abbraccia "Lo massacrerò" usciamo dalla porta e saliamo sul taxi.
Arriviamo in tribunale alle 10:30, manca ancora mezz'ora al processo "Vado a chiedere se si può entrare già in aula, tu aspettami qui " Matt si allontana e io rimango seduta alle sedie in legno del tribunale.
"Aurora!" alzo la testa e vedo una sagoma all'inizio del corridoio, questa figura si avvicina sempre di più finché riesco a riconoscerla "Simon?" dico con tono molto stupito "ho saputo del processo e ho pensato di venire, sempre se non reca alcun fastidio, so che non ci sentiamo da un bel po'..." lo interrompo "Simon è colpa mia, non ti ho più richiamato perdonami ma è stato un periodo parecchio movimentato"
"Immaginavo" mi risponde "Non ti preoccupare capisco. Dimmi piuttosto come stai." mi chiede "è inutile dirti che non sono affatto tranquilla, rivedrò quel maiale oggi...scusami" mi azzittisco "scusarti per cosa Aurora?" mi chiede "...tu mi chiedi scusa per aver offeso quell'individuo perché mio amico? Non ci pensare proprio a scusarti, per me ormai non esiste più" mi prende la mano "Sono qui per te. Tom la star non c'è ?" mi chiede "Simon, ti prego non iniziare. Ha avuto un contrattempo, non è potuto venire." gli dico con tono scocciato "Eccomi Aurora poss.. lui chi è?" mi chiede Matt "E' Simon" "E che ci fai qui? Vuoi fare il pietismo per il tuo amico?" "Matt lascia stare ti prego. Non lui non ha colpe. E' venuto per me non per Sam" cerco di mettere la pace "...come preferisci, dobbiamo andare ora." mi comunica Matt "Aurora! posso assistere?" Matt gli lancia un'occhiataccia "come vuoi Simon" gli rispondo.
Entriamo nell'aula e non c'è nessuno "Vieni Aurora noi ci sediamo qui" mi dice Matt, mi siedo e inizio a tremare.
Simon è dietro di noi che mi accarezza la spalla "coraggio Aurora sono qui con te " ogni volta che sento questa frase vorrei tanto che la pronunciasse Tom HO BISOGNO DI TOM, HO BISOGNO DEI SUOI ABBRACCI, DELLE SUE PAROLE, DEL SUO PROFUMO.
Mancano pochi minuti, sono super agitata ma non mollo "Aurora manca poco, mi raccomando stai serena andrà tutto bene".
Dopo pochi minuti sento spalancarsi la porta, mi volto e vedo arrivare Sam con le manette ai polsi accompagnato da due agenti, cammina con la testa china al pavimento e quando arriva vicino al nostro tavolo alza la testa e mi dice "P*****a contenta?" "Matt calmati!" gli dico trattenendolo a me "...non ne vale la pena, tanto sarà l'ultima volta che mi vedrà in vita sua".
Alle 11:10 entra in aula il giudice e inizia il processo.
A iniziare è Matt che presenta tutte le prove contro Sam, mostra i fascicoli con i documenti rilasciati durante la visita medica e anche il rapporto con la mia testimonianza e le varie foto dei segni che mi aveva lasciato quel maiale.
La difesa solleva l'ipotesi dell'incapacità di intendere e di volere essendo sotto effetto di stupefacenti, cosa assolutamente non vera.
Viene chiamato a testimoniare Sam, dice che non ricorda nulla di quella sera, che non era in sé e che era tutto dovuto a un bicchierino di troppo che avevamo bevuto quella sera e a quello che si era preso.
Tutti racconti che lo facevano passare per un agnellino che non voleva fare del male, peccato che quella notte non era affatto un agnellino bensì un maiale, per non parlare della mattina successiva in quel caso era un cane con la rabbia.
Matt inonda di domande Sam facendo capire al giudice che la sua versione faceva acqua da tutte le parti.
Dopo 30 minuti di domande Matt fa accomodare Sam, si avvicina a me "Aurora ora è il tuo turno, dì quello che hai passato senza omettere nulla, siamo a un buon punto, la sua difesa è in difficoltà, se dirai la verità non hanno chance. Coraggio"
"Ora chiamiamo a testimoniare la signora Aurora Bellini, prego" Matt mi abbraccia, Simon mi manda un bacio e mi dirigo a testimoniare.
Mi siedo sulla sedia "Prego signora può iniziare" mi schiarisco la voce "Era la sera del 17 Settembre, vengo invitata alla festa da un mio amico, nonché anche amico di Sam, passiamo una serata piacevole in compagnia. La festa è durata fino a notte inoltrata, ad un certo punto decidiamo di andare ognuno nella propria stanza. Dopo mezz'ora sento bussare alla mia porta, era Sam che mi invitava a bere un thè, accetto e quando ho iniziato a percepire una massiccia stanchezza propongo di andare a dormire, cosa che mi è stata impedita visto che mi ha portato contro la mia volontà in camera sua..." scoppio a piangere.
Vedo Sam diventare rosso in volto e fissarmi con lo sguardo di uno che volesse picchiarmi "ATTRICE!!! SEI UN'ATTRICE T***A, P*****A, IO NON HO FATTO NULLA TU ERI D'ACCORDO" il giudice invita Sam a tacere ma è tutto invano, continua a gridare come un pazzo insultandomi.
"SILENZIO!" grida il giudice battendo il suo martello "Non mi è permesso di schierarmi a favore di nessuno dei due, ma una cosa gliela dico. Si vergogni, è pur sempre una donna non si deve assolutamente permettere di comportarsi in questo modo, si vergogni. Ora avvocato Smith faccia calmare il suo assistito o chiudo il processo in questo momento" si azzittisce mantenendo lo sguardo fisso su Sam "Signora Bellini mi scuso io per lui, vada avanti o ha bisogno di un po' d'acqua?" scuoto la testa, prendo un fazzoletto dalla mia tasca, mi asciugo le lacrime - sento aprirsi la porta, sollevo gli occhi e...
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𝑻𝒊𝒆𝒏𝒊𝒎𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒂𝒏𝒐
RomanceUn amore nato per caso. Nessuno dei due se lo aspettava. Tom famoso attore. Aurora ragazza che lascia il suo paese, l'Italia, per trovare lavoro in Inghilterra. (Dovrete avere un po' di pazienza, Tom non comparirà subito ma alla fine del 7' capito...