Capitolo 9. Tienimi per mano

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Devo dire che il thè che mi ha preparato Tom è veramente delizioso.

"Ti piace questo thè?" mi chiede "Eccellente" rispondo "Sono felice che ti piaccia." sorride "Tom?" "Si dimmi" mi dice "credo sia arrivato il momento che  mi presenti, mi hai aperto le porte di casa tua senza che tu sappia chi sia, ho accettato il tuo aiuto e te ne sarò grata all'infinito, ma credo sia giusto che tu sappia chi tu stia aiutando. Sono ore che mi ospiti e non sai nemmeno il mio nome".

Tom mi fissa, fa un sospiro e dice "aspetta aspetta non sei un ospite, non voglio che tu lo ripeta un'altra volta. Per la tua storia credimi sono tutto orecchie"

Guardo Tom con stupore "ma quanto può essere gentile questo uomo? Ha un'anima cosi pura."  

"Allora innanzitutto mi chiamo Aurora. Vengo da una cittadina vicino Roma." mi interrompe "...amo l'Italia. Ogni volta che vengo mi conquista sempre di più" continua "Mi chiedo però, come mai hai lasciato una nazione così bella per venire nella fredda e grigia Inghilterra?" mi domanda "Beh si è vero l'Italia è meravigliosa in qualsiasi sua sfaccettatura, ma purtroppo è presente anche un punto negativo" mi fermo "... c'è anche una forte disoccupazione e visto che ero stanca di questa situazione ho dovuto sacrificare la mia vita lasciando il mio paese, la mia famiglia e tutte le persone a cui tengo." 

"Sei stata molto coraggiosa." mi dice Tom "...magari non è proprio la stessa cosa ma ti posso capire sul soffrire la distanza dalla propria nazione d'origine o dalla propria famiglia, a me è capitato spesso sin da quando ero molto piccolo - ma ripeto non è stato proprio come è capitato a te"

Parlammo della nostre vite per molto tempo, ho avuto l'onore di scoprire alcuni lati di Tom che sono del tutto sconosciuti, sono molto contenta di questo - è una persona fantastica.

Ad un certo punto presi coraggio e raccontai tutto quello che era successo la sera prima, Tom era scioccato ed incredulo, sgranava gli occhi ogni 5 minuti e non credeva a quello che gli stavo raccontando. Ad ogni mia lacrima si avvicinava per asciugarmela con una carezza delicata poi subito dopo mi teneva la mano.

"Sei stata fortissima Aurora, sei stata grandissima e coraggiosa. Ora che so tutto quello che hai dovuto passare, credimi, non la passerà liscia quel essere." si interrompe guardando fuori dalle vetrate, i suoi occhi erano pieni di rabbia " Aurora credimi farò qualsiasi cosa per renderti di nuovo felice e far pagare ogni tua singolare lacrima a quello schifo."

"Disturbo?" faccio un balzo per lo spavento "Matt ma tu bussare mai eh! Ci hai spaventati" grida Tom "Perdonatemi" mi volto e appena lo vedo riconosco quel ragazzo, c'era anche lui quando sono svenuta, lo ricordo benissimo.

"Ciao piacere Matt, come stai? mi sono permesso di interrompervi perché ero un po' preoccupato" "Va meglio, grazie" rispondo "sei stato gentilissimo, vorrei ringraziare anche te per il pronto intervento" "Figurati..." si interrompe per 3 secondi "... mi si è spezzato il cuore vederti così".

"Matt approfitto che sei qui, Aurora dovrà sicuramente denunciare ciò che le è successo - che ne dici di chiamare quel tuo amico?" chiede "Frank dici?" "Si, esatto proprio lui" risponde.

"Provo a rintracciarlo e gli chiedo se può passare in via ufficiosa almeno ci facciamo consigliare sul come agire nel modo più giusto ed efficace" "ottima idea amico" Matt si alza dalla poltrona e si sposta in salone.

"Non so proprio come ringraziarvi" dico con gli occhi lucidi "...non devi ringraziarci, chi ha rispetto nel prossimo farebbe proprio questo. Viviamo  in un mondo in cui ormai vince solo chi è disonesto e irrispettoso - io non appartengo a quella categoria. Sono arrabbiato Aurora, arrabbiato che al mondo esistano queste persone" si avvicina e mi abbraccia forte.

Arriva Matt e ci avvisa che il suo amico sarebbe venuto nel giro di poche ore "Benissimo" dice Tom.

Come promesso dopo circa 2 ore suonano al citofono, io come al solito faccio un balzo per lo spavento "Sarà Frank" dice Tom, Matt nel frattempo corre ad aprire e accoglie il suo amico.

"Ehi Tom posso chiederti un favore?" "tutto quello che vuoi Aurora" mi risponde "stammi vicino, non voglio stare da sola" dico abbassando lo sguardo "...non mi allontano da te per nulla al mondo" mi accarezza la guancia.

Arrivano Matt e il suo amico Frank , si presenta e si siede sul divano davanti a me. Tom rimane inchiodato vicino a me e mi tiene la mano " Allora vuoi raccontarmi cosa è successo?" guardo negli occhi Tom, mi sorride ed inizio a raccontare "...giorni fa un mio amico mi ha proposto di andare a casa di una sua amica per passare il week-end tutti insieme, è lì che ho conosciuto chi mi ha violentata"

giorni fa un mio amico mi ha proposto di andare a casa di una sua amica per passare il week-end tutti insieme, è lì che ho conosciuto chi mi ha violentata"

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La mano di Tom mi da tanta forza.

𝑻𝒊𝒆𝒏𝒊𝒎𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒎𝒂𝒏𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora