Levi's pov.
19/06/1945 - 6:15 p.m.
Ci ritrovammo a fare l'amore sotto l'ardore dei nostri corpi e della luce di un normale giorno di giugno, le pelli madide di sudore ed appena abbronzate, gli occhi fattisi più chiari per via del sole e i nostri sospiri uniti in uno solo in una melodia inarrestabile. Le mie dita tracciarono un percorso ben preciso sul corpo del moro che nel frattempo si contorse per il piacere. Sentii le sue mani graffiarmi la schiena nel disperato tentativo d'alleviare il suo dolore che si mescolò assieme al piacere, glielo permisi senza contestare, anche quando il suo gesto arrivò a provocarmi un'appena accennata ferita dalla quale fuoriuscì del sangue, gli avrei permesso di conficcarmi un paletto nel cuore se solo lo avesse voluto.
Mi rendi così vulnerabile Eren...
Le mie labbra baciarono ogni parte del suo corpo avvertendone i suoi respiri ansimanti gonfiargli il petto e schiudergli la bocca. Lo vidi gemere sotto i miei tocchi e non vi poteva essere visione più paradisiaca. Le sue guance arrossate e la sua voce intenta ad urlare il mio nome pregandomi di non lasciarlo per nulla al mondo e per quanto avrei voluto rassicurarlo non lo feci, consapevole di non poterne essere certo.
Le sue gambe presero a tremare strette fra le mie dita, le sentii chiudersi appena per l'intenso piacere, la sua schiena inarcata e il suo viso abbandonato di lato sul letto pervaso da leggeri spasmi.
"L-Levi..."
Iniziò dopo una breve pausa di silenzio poggiandosi il braccio sugli occhi."Mh Eren... dimmi"
Gli risposi guardandolo come se stessi osservando la creatura più bella che ebbe la sfortuna d'incrociare la mia strada, i miei pensieri completamente incentrati su di lui mi fecero scordare qualsiasi altra cosa della quale fossi a conoscenza, le sue movenze, il suo sguardo, le sue mani, avrei potuto continuare per ore a descriverlo.Sono riuscito ad innamorarmi di nuovo.
"Non mi lasci da solo"
Disse con voce spezzata dai gemiti e lo sguardo ancora coperto."Non sei solo Eren..."
Gli risposi sussurrando ed iniziando ad avvertire un peso nel petto, appoggiai la mia fronte sul suo braccio ancora posato sui suoi occhi.
"E non pensarlo mai"
Aggiunsi accarezzandogli il viso continuando a spingere nel corpo del ragazzo come a voler diventare una cosa sola, fino ad arrivare all'apice di quella pratica ultraterrena.Solo allora scostò il suo arto mostrando un viso arrossato e pervaso dal piacere, probabilmente pure preoccupato, nonostante non fu possibile distinguerlo data la sua espressione eccitata.
Portò entrambe le sue mani al mio viso trascinandomi sul suo corpo in un gesto repentino, ritrovandomi con il volto nell'incavo della sua spalla mentre un orgasmo prese ad inebriare la stanza e percepirlo da una distanza tanto ravvicinata mi fermò il battito per un secondo.Lo strinsi non smettendo le mie gesta pur di far continuare quel suono afrodisiaco, la sua voce resasi estremamente erotica e sensuale, rotta dai respiri affannosi che l'orgasmo ne causò.
Le sue mani strette al mio viso iniziarono a tremare."Amore non fermarti"
Pronunciò in un sussurro, preso dal momento si lasciò sfuggire il darmi del lei in un gesto talmente naturale che mi destabilizzò riportandomi alla mente la semplicità con la quale Hanji usava chiamarmi. Una stretta al cuore prese a farsi pressante mozzandomi il fiato.Lei non c'è più Levi, fattene una ragione... ma ora hai qualcun altro a cui donare il tuo amore, non spaventarti più...
Chiusi gli occhi abbandonandomi a quel momento irreale quanto atteso, riuscii a far riposare il mio animo una volta per tutte, il ricordo della mia donna amata riuscì a trovare pace lasciandola finalmente andare.
STAI LEGGENDO
𝘼 𝘿𝙖𝙣𝙜𝙚𝙧𝙤𝙪𝙨 𝙂𝙖𝙢𝙚 ➢ 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪
Fanfiction𝘛𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰: «...Voltai uno sguardo verso l'Ufficiale affianco a me, i suoi occhi duri e fissi tradirono le sue mani tremanti giunte dietro la schiena intente a stringere un rosario. Sapevo stesse pregando, lo faceva sempre prima...