Eren's pov.
9:20 p.m.
Mi alzai facendo leva con le braccia saldamente appoggiate al tavolo, il legno era scheggiato e rigato, segno che si trovava lì da parecchio.
Sul mio viso stava iniziando a prendere forma una chiazza violacea, proprio all'altezza dello zigomo. Il labbro invece era segnato da una ferita in verticale che lo apriva in due, in corrispondenza dell'angolo della bocca, il sangue coagulato stava smettendo di uscire in modo graduale. Il mio naso infine, era ancora sporcato dal sangue secco. Non ero certo nella mia forma più smagliante.Attraversai la cucina sotto gli sguardi delle ragazze attonite, il Caporale mi stava aspettando invece, sulla soglia della porta, reggendola con la spalla e le braccia conserte.
"S-signore... non vorrei lei si accanisse troppo sul ragazzo"
Prese parola Petra presa dall'istinto.Il Caporale le rivolse uno sguardo piegando lievemente il capo verso sinistra.
"Signorina, penso di saper fare bene il mio lavoro."
Le rispose non scomponendosi.La ragazza si limitò a portarsi le mani all'altezza del petto, stringendosele fra loro.
Non osai proferire parola, sapevo d'aver commesso un grave errore e per quello ero pronto a subirne le conseguenze.Sentii poi prendere parola la ragazza corvina che fino ad allora non mi rivolse mai parola.
"Caporale, non vorrà certo picchiarlo davanti a tutti."
Disse seria puntandogli uno sguardo tagliente, solo in quel momento mi resi conto di quanto si assomigliassero.Si guardarono intensamente, senza che nè uno nè l'altro si scomponesse, nel frattempo raggiunsi l'uomo alla porta.
Levi's pov.
La ragazza dai capelli corvini mi lanciò un'evidente frecciata che non ebbi problemi a cogliere. Non compresi il perché si scandalizzarono tanto, eravamo in guerra, atteggiamenti ribelli non erano tollerati.
Ci voleva ordine.Vidi arrivare a passo dolorante il moro che non esitai ad afferrare per i capelli, la sua espressione da sorpresa si tramutò ben presto in sofferente, piegando il viso verso la mano con la quale lo reggevo.
"Cosa? Picchiarlo davanti a tutti?"
Ripresi guardandola dritto negli occhi."Oh no... no"
Continuai con calma riportando lo sguardo su quello del moro che respirava in modo accellerato, si stava trattenendo dall'urlarmi contro, e ne fui piacevolmente sorpreso."Ho in mente molto di peggio"
Finii avvicinando il suo viso al mio.
Il suo sguardo si tinse quasi subito di un rosso sbiadito.Percepii la ragazza corvina gettare lo straccio sul piano da cucina con un suono bagnato, per poi voltarsi scomparendo dalla mia vista.
Mi afferrai il labbro inferiore con i denti in un gesto istintivo, come per sfuggire da una situazione spiacevole, poi mi rivolsi al moro allentando la presa.
"Noi due è meglio se andiamo"
Ripresi con tono volutamente basso.Lo vidi alzare istintivamente un sopracciglio.
Eren's pov.
Una volta fuori dalla cucina l'uomo mi lasciò definitivamente i capelli, incamminandosi verso la sua cabina, non si voltò nemmeno per sbaglio a controllare i miei passi, sapeva lo avrei seguito senza esitare.
Raggiunta la camera fece per aprire la porta con un giro di chiavi spalancandola) e facendomi spazio per entrare.
Un po' titubante e a testa bassa eseguii il comando velato, la chiuse alle sue spalle poco dopo.Il mio sguardo fu rivolto immediatamente verso la sua camera, era ordinata, profumata e così dannatamente... pulita.
Iniziai lentamente a girare su me stesso contemplando la sua dimora, illuminata solo dalla luce del campo fuori.
"Allora Caporale cosa intend-"
Non finii che l'uomo mi fu addosso.
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𝘼 𝘿𝙖𝙣𝙜𝙚𝙧𝙤𝙪𝙨 𝙂𝙖𝙢𝙚 ➢ 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪
Fanfiction𝘛𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰: «...Voltai uno sguardo verso l'Ufficiale affianco a me, i suoi occhi duri e fissi tradirono le sue mani tremanti giunte dietro la schiena intente a stringere un rosario. Sapevo stesse pregando, lo faceva sempre prima...