Levi's pov.
17/04/1945 - 12:15 a.m.
Gli uomini erano già nel vivo del lavoro dato che quello sarebbe stato il nostro ultimo giorno di permanenza. Mancava ancora parecchia merce da caricare e collaudare, ma in una giornata sarebbe stato tutto pronto, doveva essere tutto pronto.
Stavo osservando i miei soldati dediti alla missione quando mi si affiancó Erwin.
Subito mi morsi l'interno della guancia voltando lo sguardo dall'altra parte come per non incrociare il suo, ma i suoi passi mi suggerirono che si fermò proprio di fianco a me."Lavorano bene"
Attaccò bottone lui.
Dal suo tono non riuscii a percepire nulla di insolito, si esprimeva sempre in modo tranquillo, apparentemente docile ed elegante.Dannazione a te e alla tua etichetta impeccabile...
Non gli risposi incrociando le braccia al petto, il mio sguardo rivolto verso la folla di uomini indaffarati.
Con la coda dell'occhio notai come il biondo avesse preso ad oscillare leggermente con i talloni, le mani fisse dietro la schiena in un atteggiamento di disagio, mi sollevò notare una minima reazione da parte sua.
Allora sei umano anche tu.
Lo sentii schiarirsi la voce portandosi una mano davanti alle labbra, come se avesse voluto prender parola, ma come lo fece inizió a tossire sul serio.
Voltai appena lo sguardo verso l'uomo che di botto si chinò verso terra non incrociando il mio.
Corrugai le sopracciglia confuso, constatando d'aver messo in difficoltà il Generale, ma come biasimarlo d'altronde."Tutto appost-"
Iniziai io infastidito da quel tossire continuo."S-sì"
Mi precedette lui tentando di ricomporsi.
Annuii in segno d'assenso riportando lo sguardo davanti a me sperando non mi rivolgesse nessun tipo di domanda.Non dire niente, non dire niente, non dire n-
"Bel ragazzo Jeager, non è vero?"
Ecco che sganciò la bomba.
Mi mancò un battito faticando a deglutire.Presi coraggio fissandolo.
"Sì insomma, tra i ragazzi tedeschi penso sia il più... bello"
Continuò lui guardandomi a sua volta."Dove vuole arrivare?"
Chiesi assottigliando gli occhi.Scosse il capo scorcendo le labbra ed alzando le sopracciglia.
"Io? No, da nessuna parte, si figuri"
Rispose prontamente alzando le mani a palmo aperto."Mh"
Aggiunsi io tentando di apparire il più tranquillo ed equilibrato possibile."Semplicemente non la biasimo abbia scelto lui, diciamocelo, è un ragazzo da copertina, penso sia uno spreco il fatto che sia qui in guerra"
Disse poi.Puoi chiudere quella dannata bocca?
Mi voltai nella sua direzione.
"Ciò che faccio nel mio privato non la riguarda""Si tratta di uno dei miei ragazzi, penso mi riguardi eccome"
Mi riferì subito dopo con aria più dura.
Immaginai fosse una sorta di padre per tutti quei soldati e ciò non aiutò affatto in quel momento."Allora ne parli direttamente con lui"
Risposi più acido di quanto avessi realmente voluto rispondere."Non credo ce ne sia più bisogno"
Aggiunse tornando ad un tono piatto.Lo guardai spaesato.
"Contento che lei a letto sia fantastico"
Disse infine.Sbiancai completamente.
"C-come?!"
Dissi con occhi sgranati.
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𝘼 𝘿𝙖𝙣𝙜𝙚𝙧𝙤𝙪𝙨 𝙂𝙖𝙢𝙚 ➢ 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪
Fanfiction𝘛𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰: «...Voltai uno sguardo verso l'Ufficiale affianco a me, i suoi occhi duri e fissi tradirono le sue mani tremanti giunte dietro la schiena intente a stringere un rosario. Sapevo stesse pregando, lo faceva sempre prima...