Eren's pov.
14/04/1945 - 11:35 a.m.
In quegli ultimi giorni ci esercitammo maggiormente con i fucili e le armi da fuoco in generale, riuscendo ad acquisirne una discreta dimestichezza.
Quella mattina raggiunsi il sabbioso campo d'allenamento col pensiero fisso di dover riuscire a centrare finalmente quella dannata sagoma ad una decina di metri di distanza.
"Devo senza meno riuscirci, è da qualche giorno che ci sto sopra ormai!"
Dissi rivolto ai miei compagni, le mani poste affianco alle tempie per simulare dei paraocchi, gli stessi che avrei dovuto usare figurativamente per concentrarmi maggiormente con la mira. In quei giorni mi sentii più leggero, come se l'idea di essere in guerra ed in territorio nemico non mi spaventasse più come un tempo, il fatto di avere finalmente un obiettivo riusciva a mantenermi attivo e pieno di energie."Non ti sembrano un po' troppi per quel bersaglio?"
Mi stuzzicò Reiner portandosi entrambe le mani dietro la nuca.I nostri passi alzarono un modesto polverone di sabbia e granelli, sopratutto quando mi voltai di scatto verso il ragazzo puntandogli l'indice contro.
"Stai per caso cercando di intimorirmi?"
Gli chiesi assottigliando gli occhi divertito.Tutti i presenti abbozzarono una risata contenuta a differenza del ragazzone che mi si avvicinò simulando la mia espressione.
"E anche se fosse?"
Chiese non riuscendo a trattenere un sorriso divertito."Ohi, voi laggiù, vedete di non fare casino"
Ci riprese il corvino in modo stanco e annoiato mentre con una mano reggeva una sigaretta e con l'altra dei documenti."SIGNORSÌ"
Rispondemmo all'unisono drizzando la schiena, non che l'uomo potesse effettivamente scorgerci dato il suo sguardo impresso sui fogli, ma fu più una reazione istintiva.La vita mi parve assumere un'aria più dolce e semplice, come se tutto stesse andando nel verso giusto, come se non fossimo tutti degli assassini a sangue freddo, ma al contrario, persone fragili e dai caratteri variopinti.
L'arrivo del Generale Smith fece distogliere lo sguardo a Levi dai fogli inchiostrati, li vidi parlare in modo anonimo, come se fossero entrati finalmente in sintonia, i loro visi non erano stressati da nessuna ruga d'espressione, al contrario, parvero rilassati e a tratti annoiati.
Levi's pov.
"Io non la sopporto proprio"
Gli riferii rilassando il braccio che prima reggeva i documenti davanti al mio viso, lungo la mia figura."Non che sia una novità"
Sussurrò lui con un filo di voce distogliendo lo sguardo dal mio, lo rivolse ai cadetti intenti a riscaldarsi, come se si fosse fatto sfuggire qualche parola di troppo.Lo guardai appena spaesato, non mi sarei mai aspettato un riscontro del genere da un uomo tanto provocatorio e sempre con la risposta pronta.
"Ad ogni modo mi ha ordinato Yamamoto di partecipare agli allenamenti dei miei soldati, se ha qualcosa in contrario dovrebbe parlarne con lui, non sicuramente con me"
Riprese ripuntando i suoi gelidi occhi sui miei.Da una parte imparai a conoscerlo e quelle pozze azzurre non mi diedero più la stessa tensione delle settimane prima.
Smettila di prenderti in giro Levi, quest'uomo ti terrorizza e affascina come nessun altro...
Scossi impercettibilmente il capo per scacciare quei pensieri persistenti dalla mia mente.
"Dovrebbe iniziare a cercare un compagno per l'allenamento, non vorrà certo rimanere solo"
Iniziai stuzzicandolo ed alzando un sopracciglio come per schernirlo.
Ero perfettamente consapevole del fatto che non avrebbe mai preso parte agli allenamenti essendo un Generale, ma il pensiero di provocarlo mi attizzava parecchio.
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𝘼 𝘿𝙖𝙣𝙜𝙚𝙧𝙤𝙪𝙨 𝙂𝙖𝙢𝙚 ➢ 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪
Fanfikce𝘛𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰: «...Voltai uno sguardo verso l'Ufficiale affianco a me, i suoi occhi duri e fissi tradirono le sue mani tremanti giunte dietro la schiena intente a stringere un rosario. Sapevo stesse pregando, lo faceva sempre prima...