Capitolo 61.

1.4K 105 93
                                    

Eren's pov.

Obbedii agli ordini impartiti dal mio Caporale dandogli le spalle ed appoggiando entrambe le mani sul letto, la mia schiena s'incurvò accentuandone i muscoli elegantemente accennati. Sentii arrivarmi un generoso schiaffo sulla natica provocando un suono acuto che riecheggiò in tutta la stanza.
Voltai il capo verso la sua direzione sorridendo in modo furbo e provocatorio, in tutta risposta percepii la sua mano accarezzarmi il viso da sotto il mento facendomi trasalire dal piacere.

I suoi occhi glaciali mi squadrarono il volto senza proferire parola, perso ad ammirare i lineamenti di un viso dalle diverse nazionalità.
Mi morsi appena il labbro portandomi una mano ai pantaloni che iniziai a slacciare con non poca foga.
L'uomo mi lasciò fare senza interferire nelle mie gesta, il suo corpo possente posizionato dietro il mio ancor prima d'esser senza vestiti e le sue mani che continuarono a sfiorare la mia pelle da sotto la maglietta in delle carezze continue e ritmiche lungo tutti i miei fianchi.

Mi sentii avvampare facendo scattare la mia mano più freneticamente sul bottone dei pantaloni che sotto a quella tensione decise bene di slacciarsi allentandomeli istantaneamente. Potei avvertire le dita del corvino stringersi ulteriormente sulla mia pelle nuda una volta intuito fossi riuscito a sbottonare l'indumento.
Le sue mani iniziarono a scendere lentamente affrontando ogni curva del mio corpo fino ad arrivare ai pantaloni che fece scivolare in modo sensuale lungo le mie gambe, le quali iniziai a percepire molli ed instabili.

Il mio respiro prese ad accelerare e le mie gote arrossarsi, abbassai il capo verso il letto scorgendo le mie mani decise a stringere le lenzuola blu notte, varie ciocche di capelli finirono per contornarmi il viso aspettando impaziente che l'uomo sfilasse anche i boxer, ma sentii al contrario, alzarmi la maglia scoprendomi tutta la schiena.
Intuii cosa volesse fare il corvino tornando in posizione eretta e voltandomi nella sua direzione.
I nostri visi si sfiorarono potendo percepire il suo respiro sul mio.

Le sue dita scivolarono sul mio corpo sfilandomi in modo passionale la maglia, non distaccando i suoi arti dalla mia carne. Alzai entrambe le braccia in modo tale che l'uomo potesse completare l'azione iniziata poco prima, ma invece di svestirmi, una volta arrivato ai polsi li strinse assieme nella sua mano. Continuai ad alternare la rotta del mio sguardo dai suoi occhi alle sue labbra, alle quali talvolta feci scontrare le mie in modo accennato.

"A terra Jeager"
Mi ordinò poi sulle labbra con tono erotico e caldo.
Obbedii posizionandomi nuovamente sulle ginocchia con ancora le mani immobilizzate dal Caporale. Gli puntai uno sguardo dal basso alzando appena un sopracciglio.

Mi legò i polsi fra loro servendosi della mia maglia non ancora del tutto sfilata, puntandomi uno sguardo glaciale solo una volta finito il lavoro. Sobbalzai appena, colto alla sprovvista lo virai dirigendolo verso terra.
Scoccò la lingua sul palato emanando un suono contrariato.
"Non è un problema se mi guardi"
Mi sussurrò serio ma tranquillo, il suo volto apparve senza un'apparente mutamento emozionale facendolo sembrare estremamente sicuro di ciò che stesse facendo.

Arrossii fin sopra le orecchie sgranando appena gli occhi.
"I-io non la stavo guardando!"
Improvvisai io, colto da un momento d'imbarazzo con ancora le braccia alzate e tenute strette nella mano dell'uomo, che in tutta risposta inarcò un sopracciglio volutamente stupito.

"Dovresti farlo allora"
Mi sussurrò avvicinando il mio viso al suo, socchiusi gli occhi avvicinandomi, ma il corvino si allontanò prima che le nostre labbra potessero incontrarsi, provocandomi così un'accentuata scarica d'eccitazione lungo tutta la schiena che mi costrinse a smuovere appena le spalle pur di reprimerne ogni spasmo.

Mi fece cenno di alzarmi e così feci, i polsi stretti l'un l'altro davanti la mia figura, facendomi il più piccolo possibile davanti all'imponenza dell'uomo. Le sue spalle muscolose e larghe misero in ridicolo le mie, decisamente più minute e ristrette.
Si avvicinò alla mia figura posizionando nuovamente le mani sui miei fianchi ed iniziando ad infilare due dita nell'intimo in modo d'abbassarlo appena.

𝘼 𝘿𝙖𝙣𝙜𝙚𝙧𝙤𝙪𝙨 𝙂𝙖𝙢𝙚 ➢ 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora