Levi's pov.
01/08/1945 - 1:50 p.m.
Il sole rovente di quella prima giornata di agosto rese difficoltoso portare a termine i propri lavori per tutti i soldati al campo al punto da doverli congedare necessariamente posticipando l'ora di pranzo.
Mi ritrovai alle porte della mensa aspettando che tutti i ragazzi entrassero, non avevo fretta di mangiare né tanto meno di far prevalere la mia carica dovendo necessariamente entrare per primo, così mi accostai al lato e con le braccia conserte prendendomi del tempo per poter ammirare i soldati parlare e ridere in modo spensierato.Se solo non aveste dovuto offrire la vostra vita ora sareste stati semplici ragazzi, perdonatemi per tutto quello che vi sto facendo...
Mi morsi l'interno della guancia amareggiato da quel pensiero tanto tagliente uscito in modo del tutto improvviso provocandomi più dolore di quanto avessi realmente immaginato. Distolsi prontamente lo sguardo dalla folla di soldati non riuscendo più a guardarli in volto.
Sospirai rumorosamente cominciando ad incamminarmi lontano dalla struttura, avrei ben volentieri saltato il pranzo, ma riconobbi immediatamente una voce da dentro la mensa richiamarmi."Daddy!"
Al solo udire di quella parola mi voltai di scatto con occhi sbarrati, i ragazzi attorno guardarono la scena accigliati ed evidentemente confusi.
Chiusi per un istante gli occhi avvalendomi di un generoso respiro ritemprante, i miei pettorali si alzarono in modo lento e calcolato pur di non esplodere.Storsi le labbra per poi scansare in malo modo tutti i presenti accecato dalla rabbia, raggiunsi il tavolo da dove la voce partì colpendo in pieno capo il biondino che in tutta risposta scoppiò a ridere a crepa pelle dondolandosi con la sedia.
"Farlan, ti giuro che qualche dente te lo faccio volare"
Lo ammonii sistemandomi nel posto davanti a lui.Mi guardò con un sopracciglio alzato cercando di trattenere una risata mordendosi entrambe le labbra. La sua mano andò massaggiandosi nel punto prima urtato col mio pugno scompigliandosi appena i capelli.
"Andiamo, sai che ti prenderò per il culo fino alla fine dei nostri giorni, è inutile provare a farmi cambiare idea"
Fece spallucce lui portandosi entrambe le mani dietro la nuca ed abbozzando un sorriso ammiccante.Roteai gli occhi al cielo poggiando il gomito sul tavolo così che fosse stato in grado di reggere la mia fronte abbandonata sul mio pugno chiuso. Mi morsi convulsamente il labbro inferiore pur di reprimere un ancora presente alone d'imbarazzo.
"Non pensavo significasse quello..."
Risposi con un filo di voce nella speranza il biondo non avesse sentito."Sul serio Levi, che cosa ti aspettavi avrebbe detto con il tuo cazzo in c-"
"Farlan"
Lo interruppi severamente puntandogli uno sguardo che lo fulminò all'istante. L'uomo alzò entrambe le sopracciglia riportando entrambe le mani all'altezza delle spalle in segno di tregua."Ora smettila... è imbarazzante"
Finii passandomi la mano sugli occhi, la pelle sotto i polpastrelli apparve più calda del solito."Sì bhe, è imbarazzante il fatto che te lo abbia dovuto spiegare Erwin"
Infierì l'Ufficiale con aria seria e concentrata, come a volermi confortare.
Lo guardai con fare sarcastico alzando un sopracciglio, il mio viso appoggiato svogliatamente sul palmo della mano fece sì che ciuffi di capelli mi caddero disordinatamente sul viso ormai già accaldato.
"Meno male che me lo ricordi tu, ora sì che mi sento meglio"
Pronunciai scocciato assottigliando gli occhi."Ma non mi hai fatto finire!"
Si difese premendosi una mano a palmo aperto sul petto.
"Il fatto che al ragazzo sia scappata una simile parola dovrebbe essere positivo ed anche eccitante... non credi?"
Mi lanciò un fugace occhiolino trattenendo un sorriso lussurioso.

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𝘼 𝘿𝙖𝙣𝙜𝙚𝙧𝙤𝙪𝙨 𝙂𝙖𝙢𝙚 ➢ 𝘌𝘳𝘦𝘳𝘪
Fiksi Penggemar𝘛𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰: «...Voltai uno sguardo verso l'Ufficiale affianco a me, i suoi occhi duri e fissi tradirono le sue mani tremanti giunte dietro la schiena intente a stringere un rosario. Sapevo stesse pregando, lo faceva sempre prima...