56. Nel mirino del killer.

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Cosa ci fate voi due qui?» chiese Damon con la voce un po' rauca.

Gli sorrisi ampiamente da dietro le piccole sbarre della cella, Klaus e Stefan al mio fianco. «I babysitter»

Ovviamente Kol non aveva risposto alle mie chiamate e dato che ne mio fratello alla mia destra ne l'originale alla mia sinistra mi permettevano di andare a cercarlo per paura potesse uccidermi, ero finita lì a tenere d'occhio mio fratello maggiore. Nonostante ormai avessi accettato, dopo ore di lamentele, continuavo a pensare che la paura dei due era infondata: Kol non mi avrebbe mai fatto del male, per quanto la paura di Silas l'avesse completamente fatto impazzire, mi rifiutavo di credere una cosa del genere.

«Dagli una fiala di sangue ogni due-tre ore, così non si dessicherà. Se riacquista troppo le forze o... Vi dovesse infastidire, dissangualo di nuovo»

Accigliata dalla suo tono di voce crudele, gli diedi un pugno sul braccio, abbastanza forte da fargli male. Stefan emise un sibillo di dolore e si toccò il punto dove l'avevo colpito, non disse niente ma mi rivolse un occhiata interrogativa.

Ovviamente non aveva ancora superato pienamente il fatto che Damon fosse andato a letto con Elena. Non potevo biasimarlo, ma poteva anche evitare di essere così cattivo. «Non essere stronzo»

«Ancora non mi parli? Non sai fare di meglio?» chiese Damon a malapena verso Stefan, poi si rivolse a Klaus. « è arrabbiato perché sono andato letto con Elena.»

Klaus, per chissà quale ragione, prese le difese di Stefan, se così si possono chiamare. «Ne sei sicuro? Sta mattina stava sgattaiolando  fuori dall'letto di Rebekah, quindi direi che ha voltato pagina.»

«Che cosa?!» mi voltai scioccata verso mio fratello, colpendolo con uno schiaffetto leggero sul braccio. Ero stata io a dirgli di andare avanti, è vero, ma non non così in fretta e non con Rebekah.

«Smettila di menarmi!» si lamentò dando uno schiaffo alla mia mano quando provai a colpirlo più forte. Decisamente non maturo per due che avevano 170. Lo guardai male.

«Bene, bene il mio fratellino ha scoperto il sesso per vendetta e i suoi benefici» disse Damon, lanciai un'occhiata incredula anche a lui, se avessi potuto avrei colpito anche lui ma la porta della cella me lo impediva.

«Mi auguro che voi due vi godiate questo piccolo momento fra cattivi. Ti farò sapere quando avrò preso il pugnale a Rebekah.» disse Stefan non particolarmente entusiasto ai due vampiri, poi si rivolse a me. «tienili d'occhio»

Potei vedere con la coda dell'occhio Klaus alzare un sopracciglio a Stefan, ma lo ignorai mentre rincorrevano quest'ultimo. Dovevamo scambiare due parole, dato che quelle della sera precedente non sembravano aver fatto effetto, o almeno, non l'effetto che avevo desiderato. Nonostante amassi Rebekah, lei e Stefan non erano compatibili, il sesso era una cosa, ma non potevano andare oltre, Bekah non andava bene per Stefan, negli anni 20 erano andati d'accordo perché Stefan era uno Squartatore ma ora....mio fratello aveva bisogno di qualcuno che lo controllasse e una certa altra vampira bionda mi sembrava l'idea migliore. Erano perfetti. E se loro non se ne sarebbero resi conto, glielo avrei fatto notare io. Sempre sperando che Marie-Jeanne non si fosse portata a letto anche lei.
Conoscevo la mia migliore amica e per lei, oltre il sesso e il piacere fisico non c'era niente, era sempre stata così da quando ne avessi memoria, ma dopo il tradimento di Althea, era diventata ancora peggio.

𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐧𝐜𝐭☾ 𝐍.𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora