28. Family is sacred

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❝Perché anche se ti spezza il cuore essere 'solo amici', se ci tieni veramente a qualcuno, subirai il colpo❞

||Malia||

Dopo un po' andammo nel soggiorno, Klaus mi aveva presentato un altro dei suoi fratelli, Finn, che dal modo in cui parlava e si comportava doveva essere rimasto pugnalato nella bara per un bel po'

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Dopo un po' andammo nel soggiorno, Klaus mi aveva presentato un altro
dei suoi fratelli, Finn, che dal modo in
cui parlava e si comportava doveva essere rimasto pugnalato nella bara per un bel po'. Eppure, mentre si specchiava davanti ad uno specchio intero con un sarto che gli aggiustava l'abito, non potevo far altro che pensare di averlo giù visto.

Io e Klaus invece eravamo su un divano. Mi ero stesa, avevo appoggiato la testa sulle sue gambe, occupando tutto il divano, mentre i miei piedi penzolavano fuori.. Ero stata costretta dalla bionda originale ad aiutarla a scegliere un vestito, in poche parole ogni tanto veniva in soggiorno con un vestito diverso e io dovevo dirle come le stava. Avrei voluto dirle che aveva scelto proprio la persona sbagliata, perché io odiavo quel genere di cose, ma sembrava così felice di avere qualcuna con cui parlare di abiti e trucchi che mi dispiaceva dirle di no.
Un po' la capivo, era l'unica sorella in una famiglia di quattro fratelli, di certo non poteva parlare di abiti con i suoi fratelli, e non aveva neanche un amica con cui farlo.
 
L'ibrido vicino a me invece stava disegnando sul suo blocco da disegno, il lago in cui mi aveva portato tempo fa. L'arte era una sua passione, e dovevo ammettere che era anche molto bravo. Al contrario di me, che non riuscivo neanche a disegnare un albero decente. Non gli avevo raccontato del sogno di quella notte e ne gli avevo detto cosa Emily mi disse riguardo la strega originale. E più guardavo lui e la sua famiglia più mi convincevo che avevo fatto la scelta migliore. La famiglia era sacra, qualcosa che non puoi cambiare, te la tieni cosi come ce l'hai. E io non volevo rovinare il sogno di Klaus di riavere di nuovo la sua famiglia.

Mentre Kol, seduto su una poltrona singola, continuava a fissarmi con curiosità da quando avevo messo piedi in quella casa ed ero sicuro che a breve mi avrebbe fatto qualche domanda. Del nobile Elijah non c'era traccia.

Sistemai meglio la testa sulla gamba di Klaus, stare in quella stanza circondata da Mikaelson mi metteva terribilmente in soggezione. A parte per Klaus, non conoscevo bene nessuno di loro, e io tendevo a non aprirmi molto con le persone che conoscevo da poco. Inoltre sembravano una famiglia molto elegante mentre io, beh...ero io, con la mia salopette di jeans, la mia maglietta a maniche corte e le mie converse.

Rebekah entrò di nuovo nella sala, con addosso un vestito rosso, e iniziò subito a guardarsi accuratamente allo specchio. -"Allora Malia? Che te ne pare?"- mi chiese e io feci una smorfia confusa, non sapendo che risponderle.

 -"Allora Malia? Che te ne pare?"- mi chiese e io feci una smorfia confusa, non sapendo che risponderle

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