24. Come cento lame

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-''La me umana era molto diversa da quella che sono adesso

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-''La me umana era molto diversa da quella che sono adesso. Ero giovane, impulsiva, istintiva e mentire era diventato praticamente un passatempo per me, col tempo dire bugie risultava sempre più semplice, ero diventata scaltra, spericolata furba ma sarei diventata chiunque e avrei detto qualsiasi cosa per poter vedere Luke''- disse cercando di mantenere la voce il più ferma possibile, Klaus le stringeva ancora le mani e provò ad immaginarsi l'altra versione di Malia, una giovane ragazza di poco più di 17 anni che faceva di tutto per vedere il suo amante.

-''Ma Luke era ben diverso da me, era un ragazzo terribilmente riflessivo, non faceva mai niente senza pensare alle conseguenze ma era anche il ragazzo più buono e gentile che avessi mai incontrato.''- si morse il labbro per trattenere le lacrime. -''Un perfetto principe azzurro se non fosse per il fatto che non era ne un principe ne ricco ''- fece un sorriso amaro e Klaus capì immediatamente il problema della loro relazioni, e vedendo gli occhi lucidi della ragazza, sul punto di piangere si maledì mentalmente per aver chiesto di raccontargli quella storia.

-''E sempre stato questo il nostro problema, lui non proveniva da una famiglia ricca e mio padre aveva già da tempo programmato il mio matrimonio. Anche qui e stata colpa mia, innamorarmi di un ragazzo che non avrei mai potuto avere, sapendo che avrei dovuto sposarmi con un altro uomo. Quando mio padre annuncio la grande notizia del mio matrimonio con il maggiore dei Lookwood senti il mio cuore sgretolarsi, sapevo che un giorno sarebbe successo ma non ero ancora pronta. Cercai di fargli cambiare idea, supplicai mio padre di non farmi sposare quell'uomo ma non c'è stato verso, in fondo mio padre mi aveva sempre odiato e non vedeva l'ora di sbarazzarsi di me.''- Klaus l'ascoltò in silenzio mentre alcune lacrime scendevano lungo le guance.

||| -''Padre vi prego, non fatemi sposare un uomo che non amo ''-. Malia supplico suo padre, seduto a capo tavola come sempre. Ma lui non sembrava essere stato neanche un po' scalfito dalla voce spezzata della figlia. -''Questa e la mia decisione Malia, e non la cambierò''- disse freddo, duro. Gli occhi di Malia si riempirono di lacrime e cercò con tutta se stessa di non farle uscire. -''Padre ma..''- cercò di parlare di fargli cambiare idea, ma il pugno di Giuseppe che sbatteva sulla tavola facendo tremare la tavola la fece trasalire fermando in principio qualsiasi cosa volesse dire. -''La tua opinione non conta Malia! Cosa credevi? Che ti avrei fatto sposare quel poveraccio di Luke Harris? Anche se fosse stato di una classe sociale superiore non te lo avrei fatto sposare!''- ecco un altra dimostrazione di odio verso Malia. La ragazza non ricordava una volta in cui fosse stato gentile con lei. Malia si alzò con ormai le guance bagnate dalle lacrime e corse via rifugiandosi in camera sua, seguita da Damon.||

Malia aveva fatto entrare Klaus nella sua testa e di conseguenza aveva visto quella scena. L'ibrido si ritrovò perfettamente nella ragazza. Il padre di Malia la odiava proprio come il suo odiava lui. E il suo cuore si strinse quando vide la sua migliore amica mordersi le labbra per trattenere le lacrime che però scendevano lo stesso. -''Mi rifugiai in camera mia, piansi per tutta la notte, ero disperata. Damon restò con me cercando inutilmente di calmarmi''-

𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐧𝐜𝐭☾ 𝐍.𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora