46. the descent into hell is easy

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||I fell by the wayside like everyone else
I hate you, I hate you, I hate you 
but I was just kidding myself
Our every moment, I start to replace
‘Cause now that they’re gone, all I hear are the words that I needed to say
When you hurt under the surface
Like troubled water running cold
Well, time can heal but this won’t

So, before you go
Was there something I could’ve said
To make your heart beat better?
If only I’d’ve known you had a storm to weather
So, before you go
Was there something I could’ve said
To make it all stop hurting?
It kills me how your mind can make you feel so worthless
So, before you go||

So, before you goWas there something I could’ve saidTo make your heart beat better?If only I’d’ve known you had a storm to weatherSo, before you goWas there something I could’ve saidTo make it all stop hurting?It kills me how your mind can make yo...

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Morire. Non e' come nei film, non vedi una grande luce bianca avvolgerti, ne tanto meno, come tanti flashback, la tua vita ti passa davanti agli occhi. O almeno a me, non e' successo niente di tutto ciò. Fa male, certo e la paura di blocca completamente il cervello impedendoti di pensare lucidamente. Il dopo, non n'è nemmeno come ti aspetti che e'. Nessuna pace, nessun campo verde dove poter finalmente riposare felice, ne un posto caldo e infernale dove vieni punito per i tuoi peccati. No, ciò che vedi e una distesa di assoluto niente, un posto oscuro e freddo. E 'più che altro una sensazione di vuoto e completata solitudine.

Riaprì gli occhi, credendo di ritrovarmi di nuovo in quell'abbisso nero di pura desolazione e tristezza, eppure tutto ciò che i miei occhi incontrarono furono un  cielo particolarmente azzurro e alte cime di alberi. Mi misi a sedere di scatto, la mia mano partii istintivamente andandosi a posare sull'petto all'altezza del cuore.

Respirai velocemente, ripensando a ciò che era successo, con gli occhi spalancati dalla paura; Connor mi aveva strappato il cuore, ero morta. Eppure sentivo ancora il mio cuore battere contro la mia gabbia toracica, più  velocemente del normale. Ero confusa e spaventata a morte, con la sensazione che quello fosse soltanto un sogno, un in incubo.  Ma non lo era, perché era reale, e io...beh, io ero morta per davvero. 

Mi guardai freneticamente intorno, avrei riconosciuto quel luogo anche dopo secoli di assenza. Avevo passato tutta la mia infanzia a correre in quel bosco, era diventato la mia seconda casa. Conoscevo ogni centimetro e ogni albero di quel luogo a memoria.

 Conoscevo ogni centimetro e ogni albero di quel luogo a memoria

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𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐧𝐜𝐭☾ 𝐍.𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora