❛È molto, molto difficile mettere d'accordo cuore e cervello. Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola.❛❜
-Woody Allen
Malia Salvatore non aveva mai avuto una vita facile, da umana il suo essere selvaggia, istintiva l'aveva sempre...
❝Nowtell me: howdid all my dreams turn to nightmares?
Howdid I lose it when I wasrightthere? Now I'm so far that it feels like it's all gone to pieces Tell me why the world never fights fair I'm trying to find
Home A place where I can go
To take this off my shoulders Someone take me home Someone take me home❞ -
Machine Gun Kelly, bebe rexa, X Ambassadors
||Malia||
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«Questo e ingiusto»
«Mi dispiace che tu non sia potuta venire al ballo. Ma ehi! Non ti sei persa gran che se non un altro Mystic Falls-dramma»
Rebekah sbuffò per la centesima volta da quando eravamo entrate in palestra. Era arrabbiata perché si era persa il ballo che lei stessa aveva organizzato, dato che l' alterego di Alaric l'aveva pugnalata. Stavamo ripulendo la palestra, non ero obbligata a venire ma mi dispiaceva che la bionda originale dovesse fare tutto da sola, nonostante non avesse partecipato.
«A me dispiace per il tuo professore di Storia, sembrava un tipo a posto.» disse buttando un altro bicchiere di plastica nel cestino. Annuì leggermente «Si, lo era»
«E grazie per essere venuta con me, non eri obbligata»
«a che servono le amiche?» dissi voltandomi verso di lei, la bionda sorrise ampiamente alla parola amiche. Rebekah sicuramente non era la persona con più amici al mondo, aveva un carattere difficile, un po' da stronza e la sua reputazione da originale non aiutava, ma se in 160 anni di vita avevo imparato qualcosa e che non bisogna mai fermarsi all'apparenze o lasciare che i pregiudizi giudichino per te. Rebekah era una stronza vero, ma tutto ciò che aveva sempre voluto era essere amata.
E a proposito di amore, io non avevo ancora parlato con Klaus. Dopo il funerale di Alaric lui era già andato via portando con sé il corpo morto della madre. E la conversazione che avremmo dovuto fare non poteva essere fatta per telefono. Ogni volta che pensavo a ciò che era successo fuori dalla palestra e ciò che Klaus aveva detto, il mio stomaco sembrava attorcigliarsi e il cuore battere più velocemente dalla felicità, poi però, ricordavo come mi ero paralizzato e come non fossi riuscita a dire nulla, e mi veniva voglia di prendermi a schiaffi da sola.
