58. Resta accanto a me

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||I will march down an empty street like a ship into the storm
No surrender, no retreat
I will tear down every wall
Just to keep you warm
Just to bring you home
I will burn this city down for a diamond in the dust
I will keep you safe and sound when there's no one left to trust
Will you take my hand?
We can make our stand

If your world falls apart
I'd start a riot
If night falls in your heart
I'd light the fire
In the dark, when you sound the alarm
We'll find each other's arms
For your love, all you are
I'd start a riot||
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If your world falls apartI'd start a riotIf night falls in your heartI'd light the fireIn the dark, when you sound the alarmWe'll find each other's armsFor your love, all you areI'd start a riot||     -start a riot, banners

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Accesi la luce del soggiorno, lasciando la luce artificiale illuminare la stanza buia. La villa dei Mikaelson era vuota, quasi deserta, mi sembrava di essere l'unico vivente nel giro di kilometri. Lentamente mi avvicinai a dei libri posti sul tavolino. Ero stata io a portarli li dalla mia vecchia casa il giorno in cui mi ero ubriacata. Iniziai a sfogliarli, con calma.

Quei cinque giorni si erano susseguiti proprio in quel modo. Una calma piatta sembrava aver attraversato la mia vita, o forse ero soltanto io che mi rifiutavo di guardare al casino che mi circondava.

La verità è che erano successe troppe cose, in troppo poco tempo, e io non mi ero fermata per un secondo a elaborare. Ma ora che ero bloccata con i miei pensieri, impossibilitata di scappare da loro, mi ero ritrovata a far i conti con troppo emozioni.

Era troppo. Non potevo sopportarlo. Mi sentivo crollare. Eppure sembravo non fare una piega, con il mio sguardo vuoto e la mia calma. Ma era troppo, per quanto ci provassi, era troppo.

Sfogliai un altra pagina, leggendo distrattamente le righe.

Kol era morto. E io ancora non riuscivo a crederci. Il ragazzo che era come un fratello per me era morto. Mi guardavo intorno e mi sembrava ancora di sentire la sua risata, i suoi commenti sarcastici.

Il viaggio per la cura si era rivelato un fallimento. Katherine Pierce aveva scoperto le sue carte ed era scappata via con l'unica dose della cura. Jeremy era morto. Ero stata costretta a vedere il suo corpo senza vita, mentre cercavo per Silas, prima ancora che Elena e Stefan lo trovassero. Lo avevo scosso, cercato di aiutarlo, di riportarlo indietro ma era morto per dissanguamento. Nonostante avesse aiutato ad uccidere Kol, non ero riuscita a non disperarmi nel vederlo steso li a terra, gli occhi freddi e senza vita che fissavano un punto indefinito.

E' troppo giovane. Continuavo a ripetere una voce nella mia testa mentre le lacrime mi bagnavano le guance e mente cercavo disperatamente di svegliarlo. E' troppo giovane.

𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐧𝐜𝐭☾ 𝐍.𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora