06. Rissa tra fratelli

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||Malia||

Andare a scuola non era certamente nei miei piani ma avrei dovuto tenere sott'occhio Elena e non avrei potuto farlo da casa

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Andare a scuola non era certamente nei miei piani ma avrei dovuto tenere sott'occhio Elena e non avrei potuto farlo da casa. E poi non aveva senso rimanere a casa a piangersi addosso.

Non parlavo con Damon dalla sera precedente e avrei continuato ad evitarlo, ignorarlo, finché avrei potuto.
«Hey!Come va?» mi domandò Caroline tutta energica e mi chiesi come faceva ad essere così pimpante ed arzilla quando tutto stava andando a rotoli.

Scrollai le spalle e sorrisi fintamente.
«Alla meraviglia!» dissi con finta enfasi «Abito nella stessa casa di uno Squartatore senza emozioni, una originale psicotica, e con Damon che attualmente odio con tutta me stessa» dissi per poi guardarmi intorno, tirando fuori il mio lato ironico e sarcastico che avevo sicuramente ereditato da Damon. «E per di più sono costretta a stare qui a sorvegliare Stefan per evitare che uccida qualcuno, Elena per evitare che dia di matto o venga uccisa, Rebekah per evitare che pranzi con un nostro compagno di corso, e Tyler che è stranamente energico e su di giri per uno che è morto e poi tornato in vita come ibrido» dissi e lei annuì comprensiva. «Praticamente mi hanno eletta baby Sitter» l

«Hai ragione, Tyler l'ha presa troppo bene» disse mentre guardava Quest ultimo allenarsi con la squadra di football.

Il cortile della scuola era pieno di gente e quella cosa non mi piaceva per due motivi; uno Stefan e Rebekah avrebbero potuto banchettare facilmente con tutte quelle persone, due non mi piaceva stare in luoghi così affollati, non da sobria almeno.

Era una bella giornata ma il mio umore era così nero che non riuscì a beneficiarne.
Dopo la scuola tornai a casa insieme ad Elena, ma non appena vidi Damon saluti la dopperlganger e mi rintanai in camera mia. Passai il pomeriggio a fare i compiti anche se non ne capivo l'utilità ma alla fine finii per restare sdraiata sul letto a fissare il soffitto.

Mi alzai e aprì l'ultimo cassetto della mia scrivania di legno.
Sepolto sotto altri libri e inutili fogli c'era il mio vecchio diario. Il mio unico diario per la precisione, era stato Stefan a consigliarmi di annotare ciò che mi succedeva e le mie emozioni e devo dire che era stato divertente.
Aprì una pagina a caso iniziando a leggere:
“Caro Diario,
Oggi ho incontrato questo ragazzo, Luke, e il suo sorriso ha mosso in me qualcosa che non avevo mai sentito.
Spero di rivederlo e spero di parlargli un giorno.”

Sorrisi malinconica, la giovane e umana me era davvero ingenua ma era felice.
Ricordavo perfettamente quell'incontro e quello che ne derivò.
Chiusi il diario rimettendolo a posto, non era stata una buona idea.
Feci per tornare a sdraiarmi sul suo letto e continuare a fissare il soffitto ma qualcuno busso alla porta.

«Malia?» la voce di Damon arrivò chiara alle mie orecchie. «Possiamo parlare perfavore?» domandò ancora da dietro la porta. Scossi la testa con vigore pur sapendo che lui non potesse vedermi e mi sedetti al lato del letto.

𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐧𝐜𝐭☾ 𝐍.𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora