42. Perdere il controllo

2.4K 68 16
                                    

✦✧✦Heaven, if you sent us down
So we can build a plague around
For the sinners
To play as saints
You'd be so proud of what we made
I hope you got some beds around
'Cause you're the only refuge now
For every mother
every child
every brother
that's caught in the crossfire.✦✧✦

«Scappi piccola lupa?»

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«Scappi piccola lupa?»

Sorrisi e alzai gli occhi al cielo al soprannome, a cui stavo iniziando a fare l'abitudine. Seduta su un fianco del letto ancora in intimo, mi voltai avvicinandomi a lui, ancora sdraiato sul letto. «Non scapperò mai più Klaus, te lo prometto»

Sorrise per poi baciarmi dolcemente. «Bene, perché non credo che sarò mai più in grado di lasciarti andare.»

Mi morsi l'interno guancia cercando di trattenermi dal saltargli adosso e rifare tutto da capo. Quella precedente, era stata in assoluto la notte più travolgente, passionale e eccitante che avessi mai vissuto. Avevo avuto la mia buona dose di relazioni da una notte nella mia lunga vita, ma quella con Klaus rimaneva di sicuro la notte migliore, non ricordavo il numero preciso di volte in cui ero arrivata al limite. Che dire, ci sapeva di sicuro fare, mille anni di esperienza non sono da ignorare.

Mi rimisi seduta, dandogli le spalle cercando con lo sguardo i pantaloni, appena trovati li indossai, sentivo il suo sguardo ardente bruciare sulla mia schiena, potevo perfino percepire che stava sorridendo, proprio come me, che non riuscivo a togliere quel piccolo sorriso dal mio volto.

La maglietta, dove diavolo era? Ricordai che la sera precedente avevamo entrambi lasciato le nostre rispettive maglie sul pavimento. Feci per alzarmi e andarla a prenderla, prima che Rebekah tornasse ma la mano di Klaus che si poggiò delicatamente sulla mia spalla destra mi fermò. Mi voltai leggermente col capo senza però scostarmi dal suo tocco. «Che c'è?» chiesi confusa, vedendo il suo sguardo corrucciato fisso su un punto preciso della mia spalla. «Questo marchio, l'ho già visto.»

Quando capii che si stava riferendo alla voglia a forma di mezza luna sulla mia spalla abbassai lo sguardo sospirando. «C'è l'ho da quando sono nata. Nessun Salvatore l'ha mai avuta, nemmeno i miei fratelli, solo io.» i suoi catturarono di nuovo i miei, e prima che potesse dire qualsiasi cosa lo anticipai. «Questo significa che l'ho ereditato dal mio vero padre» dissi con un sorriso amaro.

«Malia, ricordo esattamente questo marchio, lo possedevano tutti i lupi mannari facenti parte di uno specifico branco. Se vuoi saperlo, io posso dirti dove si trova e-»

Scossi la testa leggermente. «So cosa vuoi dirmi Klaus e la risposta e no»

«Malia...» la sua mano scivolò lentamente dalla mia spalla, fino ad atterrare sul materasso. Mi voltai interamente e saltando sul letto mi avvicinai a lui, fino ad arrivargli a pochi centimetri di distanza, con addosso ancora solo il pantalone. I suoi occhi erano indagatori, cercava di scoprire se quella era la verità, se davvero non volevo sapere le mie vere origini.

𝐈𝐧𝐬𝐭𝐢𝐧𝐜𝐭☾ 𝐍.𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora