𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.

CAPITOLO 5.

New York, 19 settembre 2018.

Carol's pov:

<<Lasciatemi... No, no, lasciami... Ti prego!>> fui svegliata nel cuore della notte, dalle urla di Blanca.

Mi alzai di scatto dal letto e mi avvicinai a lei delicatamente, bloccandole le mani per evitare che mi facesse del male involontariamente, aveva il battito accelerato così iniziai ad accarezzarle i capelli e a sussurrarle delle cose all'orecchio, affinché capisse che io ero lì e non l'avrei lasciata da sola.

<<Blanca calma, sono qui>> continuai a dirle a bassa voce, fino a quando il suo respiro affannoso non tornò regolare.

<<Ti prego non te ne andare...>> disse tremando e con quel poco di filo di voce che le rimaneva.

<<Mai... Non preoccuparti>> le dissi attorcigliando le mie braccia alla sua vita e sdraiandomi accanto a lei sotto le coperte.

Dopo circa una decina di minuti passati a contemplare il soffitto lievemente illuminato dal chiaro di luna, finalmente si addormentò e prima di chiudere gli occhi anch'io, decisi di mandare un messaggio a Theo, per avvisarlo di dovergli parlare la mattina seguente, perché la situazione stava sfuggendo di mano.

Era passata oramai una settimana da quando eravamo arrivati, io e Blanca eravamo diventate inseparabili... Nessuna faceva nulla senza avvertire o condividere con l'altra.

Con Theo e Alejandro invece stringemmo entrambe un rapporto molto speciale, soprattutto Blanca e Theo... Erano una coppia formidabile.

Ritornando alla situazione che stavo vivendo, era già la seconda sera di fila che Blanca mi svegliava urlando in piena notte a causa di un incubo, questa cosa iniziava a preoccuparmi, specialmente dopo quello che era successo durante l'ora di laboratorio 2 giorni fa...

*Flashback...*

<<Perfetto... Adesso chi di voi vuole provare a fare questo esperimento?>> domandò la professoressa Beverly.

<<Noi professoressa>> si proposero Theo e Alejandro.

<<Bene allora accomodatevi pure al bancone>> continuò la donna sorridendo.

<<Prof ma lei ha detto che per questo esperimento si può lavorare anche in quattro giusto?>>

<<Certo Theo>>

<<Allora noi vorremmo che venissero anche Carol e Blanca>>

<<Ecco... Io lo sapevo, questa me la paghi>> rispose Blanca in tono scherzoso facendo ridere tutti.

Ci alzammo e ci recammo anche noi al banco da laboratorio.

Dopo che Alejandro spiegò alla classe di cosa trattava l'esperimento iniziammo la presentazione.

Il tutto consisteva nel dimostrare il tempo atmosferico con acqua bollente e ghiaccio saranno, perfetti per capire come si formano le nuvole e per crearne una verissima in casa.

Bisognava prendere un barattolo con un coperchio, dell'acqua bollente, una lacca spray e del ghiaccio. Versare 1/3 dell'acqua bollente nel barattolo e spruzzare la lacca velocemente. Appoggiare il coperchio capovolto sul barattolo e appoggiarci il ghiaccio. Ecco la nuvola!

Fin lì tutto bene, fino a quando nel prendere il recipiente contenente l'acqua bollente, questo non si rovesciò completamente sul braccio sinistro di Blanca.

<<Blanca attenta>> disse la professoressa.

Lei sembrò non accorgersi minimamente del calore elevato del liquido che le cadde sul braccio.