CAPITOLO 22.

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<<Pensi davvero che mi dimentichi del compleanno dell'angelo caduto dallo spazio che mi ha stravolto la vita?>> domandai divertita prima che le sue labbra si fiondassero sulle mie.

<<Ti amo in tutte le lingue del mondo sappilo>> affermò non appena ci staccammo l'una dall'altra.

<<Ora va e goditi la festa>> terminai infine sorridendo.

<<Un'ultima domanda... Tutto quello che mi è successo da stamattina è tutta opera tua?>> chiese divertita.

<<Se intendi dalla sveglia disattivata alla cheesecake a pranzo, alla mia scomparsa per due giorni senza un motivo fino alla festa... Si è tutta opera mia>> dissi in tono fiero.

<<E anche il fatto che noi due siamo qua è opera sua>> si intromise poi Daniél coprendole gli occhi da dietro.

<<Dani... Veronica, ahh reggetemi perché credo che sverrò>> esclamò la rossa sprizzando gioia da tutti i pori.

<<Bene, vi lascio un po' da soli>> intervenni io staccandomi dalla mia fidanzata e lasciandoli parlare fra loro.

Prima di riunirmi agli altri ragazzi, decisi di fare due chiamate a volo, per poi dedicarmi finalmente alla mia fidanzata e alla sua festa.

Il primo che chiamai fu Jacopo.

<<Pronti?>> chiese con fare da scemo, non appena accettò la chiamata.

<<Si partenza e via>>

<<Ah Biondina sei tu, come procede la festa da cui sono stato ufficialmente escluso?>> domandò con fare ironico

<<Mettendo i puntini sulle i, non sei stato invitato per tutte le stronzate che hai combinato... E comunque sta andando tutto bene>> risposi roteando gli occhi.

<<E a te invece come va?>> dissi riferendomi  al favore che gli avevo chiesto.

<<Bene, direi che sta venendo anche abbastanza carino... E prima che tu lo chieda, sì, sto seguendo la foto che mi hai mandato>> rispose ridendo.

<<Si ma non ti avevo chiesto di distruggermi anche la stanza>> continuai sentendo dei rumori.

<<È questo cazzo di letto, ma chi l'ha messo qui?>> si domandò fra sé e sé.

<<Forse l'Accademia, tu che dici?... Va bene ho capito ti lascio stare, appena hai finito porta le chiavi in segreteria>> gli raccomandai prima di staccare la chiamata.

Non appena terminai la chiamata con il biondo, mi ricordai del numero di cellulare che mi ero segnata stamattina e decisi di chiamarlo.

La seconda persona era... La madre di Carol.

<<Pronto, Céline Marteens, con chi parlo?>> domandò una voce femminile molto esile.

<<Ehm... Buonasera sono Blanca, la... La migliore amica di Carol>> risposi mordendomi la lingua per la cazzata che avevo appena detto.

Carol non aveva ancora parlato di noi con i suoi genitori e loro non sapevano che lei fosse innamorata di una donna, per questo decisi che sarebbe stata lei a fare il primo passo.

<<Ciao, è successo qualcosa a Carol?>> chiesi in tono preoccupato.

<<No, vorrei solo parlarle un attimo... Se non la disturbo>>

<<Certo, ma quale disturbo>> disse in tono dolce prima che io iniziassi a parlare.

Dopo quasi un quarto d'ora, terminai la mia chiamata e ritornai alla festa dove mi aspettavano Carol e i ragazzi.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora