New York, 10 novembre 2018.
Blanca's pov:
Lasciammo l'Accademia nel giro di qualche minuto, prendemmo un taxi e arrivammo al bunker.
Fred non era stato liberato, era rimasto nella stessa posizione di poche ore prima, con il mio nome inciso sulla sua pelle e appeso come Gesù Cristo.
Spalancai la porta con un solo calcio e lui sobbalzò a causa del forte rumore che causai.
<<Che cazzo vuoi ancora... Non sei stanca?>> esclamò pieno d'odio, con le poche forze che gli rimanevano.
<<Come dannazione hai fatto a scrivere quel biglietto?>> mi avvicinai a lui minacciosamente, afferrandolo per il colletto della maglia.
<<Di quale stramaledetto biglietto parli?>> era confuso e io lo guardai stranita.
<<Non mentire, il biglietto scritto con il sangue... Sulla porta della loro camera, cos'altro vuoi da Carol me lo spieghi pezzo di merda?>> intervenne poi Alejandro, facendolo urtare contro il muro e urlandogli contro.
<<Io non ho scritto nessun biglietto... Ma aspetta. I miei uomini potrebbero averlo fatto>> commentò e io e Alejandro ci lanciammo uno sguardo.
<<I tuoi uomini?... Da dove cazzo sbucano ora e poi come hai fatto ad avvisarli?>> ripresi io e lui si limitò a ridermi in faccia.
<<Come cazzo hai fatto... Dio Santo sei stato legato tutto il fottutissimo tempo>> esclamai iniziando seriamente a preoccuparmi delle conseguenze.
<<La vedi questa catenina... È la chiave di tutto>> rispose soddisfatto e io per la prima volta vidi una collanina d'oro con un piccola medaglietta.
<<Spiegati figlio di puttana, non fare il vago>> continuò Alejandro con uno sguardo pieno d'odio.
<<Secondo voi, uno stupratore seriale, ricercato da tutta la Spagna, potrebbe mai andare in giro senza un gps dietro?>>
<<Oppure potrebbe mai arrivare a New York, con un suo piano in testa... E non portarsi dietro persone che lo avrebbero aiutato?>> andò avanti con la sua serie di interrogatori, ma io non feci altro che continuare a pensare a quanto fossi stata un'idiota.
Ero sempre stata una perspicace del cazzo, non mi era mai sfuggito nulla... Ero quella persona che notava ogni minimo particolare, che faceva attenzione ad ogni minima cosa.
Ma il fatto più esilarante era che io lo avevo perquisito, perché non mi fidavo e... Avevo fatto bene.
Effettivamente di colpe non ne avevo, perché era impossibile riuscire a scovare quel minuscolo affare incastonato in una fottutissima medaglietta con l'immagine della Madonna.
Ma il fatto che lui fosse riuscito a fottermi mi imbestialiva in una maniera incredibile.
A quella rabbia si aggiunse la paura che potesse succedere qualcosa di... Troppo grande per me.
<<Siete fottuti ragazzini...>> commentò ridendo come un emerito cretino.
<<Sta zitto... Sta zitto, sta zitto>> urlai strappandogli la catenina dal collo e distruggendola sotto i miei piedi.
<<Tanto non cambierà un cazzo... Già sanno dove mi trovo, quanto pensi che ci impiegheranno dall'Accademia a qui?>>
<<Se davvero ti avessero voluto, non credi ti avrebbero cercato e trovato prima? Sei solo un rifiuto da buttare nel cesso>> controbatté Alejandro con un sorrisetto enigmatico.
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𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.
Action[IN FASE DI REVISIONE] Due ragazze, una l'opposto dall'altra. Un giorno i loro sguardi si incrociarono e da quel momento la loro vita cambiò radicalmente. ⚠SARANNO PRESENTI SCENE DI VIOLENZA E CONTENUTI SESSUALI ESPLICITI⚠ • Diritti di copyright de...