CAPITOLO 64.

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New York, 22 novembre 2018.

Blanca's pov:

Di tutta quella giornata e in particolare del mio compleanno ancora mi ero potuta godere ciò che veramente volevo.

Prendemmo da bere e rimanemmo in quel locale per un altro po' di tempo, ballando, cantando, divertendoci come era nostro solito fare.

<<Bionda ti va di vedere il tuo regalo di compleanno?>> esclamò Alejandro e io guardai i miei amici confusa.

<<Andiamo su su>> mi prese per mano Theo facendomi alzare del divanetto.

<<Tu ne sai qualcosa?>> chiesi a Carol che negò con un cenno del capo.

Pagammo, lasciammo il Déjà-vu e senza sapere cosa avessero in mente quei due, mi affidai completamente a loro.

Arrivammo ad un parcheggio e io mi stranii ancora di più quando vidi un uomo avvicinarsi a noi, consegnando due paia di chiavi una a Theo e l'altra ad Alejandro.

<<Tieni, andiamo a fare un giro della città fino a quando non finisce il carburante>> il moro mi lanciò il mazzo di chiavi e tolse un telo appoggiato su due moto.

<<Siete seri?>> domandai felice.

Girare per Las Vegas di notte, a bordo di una moto, con il vento che ti scompigliava i capelli, mentre sfrecciavi tra le strade illuminate della città a tutta velocità era una delle cose che avevo sempre desiderato.

<<Vi giuro siete i migliori del mondo>> commentai fiondandomi tra le braccia di entrambi.

<<Si si, ma non è solo questo regalo... Il resto ti aspetta a New York>> replicò poi il mulatto facendomi l'occhiolino.

<<Ma esattamente, quando ci avete pensato... Quando avete fatto tutto questo?>>

<<Piccoli segreti da non rivelare>> mormorò Alejandro sorridendo.

<<Su dai salta su amore>> mi richiamò Carol, sistemandosi il giacchetto di pelle, mentre montava in sella.

<<Quindi tu non eri d'accordo con tutto questo giusto?>> ripetei la mia domanda prendendola in giro e lei stavolta si limitò solo a ridere accendendo la moto.

<<Sai vorrei tanto farci un viaggio così con te... Intendo senza dover cercare di scappare e arrestare un serial killer che vuole ucciderci, oppure, senza giocare a tavolino con un mafioso>> affermò Carol alzando la voce mentre correvamo controvento per la città.

<<Si, potrebbe essere il nostro viaggio di nozze>> dissi divertita, stringendomi di più alla sua vita e avvicinando il mio viso al suo per far sì che sentisse meglio.

<<Beh per fare questo dovremmo prima sposarci, no?>> continuò rivolgendomi uno sguardo sfuggente e sorridendomi dolcemente.

<<Tu aspetta che finiamo l'Accademia e la prima cosa che farò sarà andare a comprarti un anello e inginocchiarmi a te>> esclamai scoccandole un bacio sulla schiena.

<<Come siete lente... Ci vediamo>> ci urlò poi Theo dall'altro lato della strada accelerando e superandoci.

<<Che dici... Li raggiungiamo?>> mi chiese la rossa e io annuii divertita.

Accelerò e io mi staccai da lei, portando le braccia in aria, la testa all'indietro e respirando a pieni polmoni.

Era questa la vita che volevo, che avevo sempre desiderato e me la sarei vissuta a pieno fino alla fine...

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora