New York, 22 novembre 2018.
Blanca's pov:
Mio padre prenotò l'ultimo volo disponibile da New York a Las Vegas, alle tre del mattino.
Per cinque ore di volo, io fui l'unica che non riposò, nella mia mente viaggiavano troppi pensieri.
Carol dormì per metà del viaggio, con la testa sul mio petto, mentre i due maschi alpha rimasero svegli solo per i primi dieci minuti dopo il decollo.
Parlai con mia madre e mi disse che partirono con il jet privato del loro regista e che sarebbero arrivati per metà giornata perché il volo sarebbe durato quattordici ore.
Erano le otto e finalmente atterrammo a Las Vegas e credetemi quando vi dico che quella città era la più bella che io potessi mai visitare.
Di giorno era già bella di per se, ma di notte... Di notte era tutto un altro conto, i giochi di luci che si creavano erano magnifici.
Arrivammo in albergo e dopo aver dato i nominati, prendemmo le nostre rispettive camere, una per Theo e Alejandro e una solo per me e Carol.
<<Cazzo... Questa camera è una meraviglia>> commentò la rossa appena aprii la porta.
<<Ah però, papà si è dato da fare>> mormorai sorridente osservando ogni particolarità di quella stanza.
<<Amore mio...>> mi prese per mano Carol, mentre io guardavo il panorama fuori dalla finestra, e mi voltai verso di lei.
<<Auguri... Ti amo>> mi portò le braccia al collo, baciandomi come se non l'avesse mai fatto prima.
<<Tieni>> mi porse poi una lettera che aprii e iniziai a leggere.
"Allora partendo dal fatto che non so da dove iniziare a parlare, dirò tutto quello che mi passa per la mente. E devo ammettere che ci sono così tante cose da dirti, tutto quello che non ho potuto dirti in sedici anni di conoscenza. Cazzo sedici anni... Un'amicizia e una storia d'amore che più tira e molla di questo non esiste. Ormai non c'è neanche più bisogno di dire che all'inizio io non sopportavo te e viceversa, lo sappiamo bene entrambe. Però posso partire da quella prima volta che ci siamo parlate, che ci siamo sedute vicine, per colorare insieme, quando anche suor Rosa si stupì che ci stavamo rivolgendo la parola, la prima volta che le nostre strade si sono incrociate, che si sono cercate, ottenute e che ora sono felici, sono insieme. Io non avrei mai preso l'iniziativa di avvicinarmi e tu lo sai, quindi è stato tutto merito tuo, sei ora sono qui a scriverti quanto sei importante per me. Ci sono stati tanti momenti epici che hanno segnato la nostra amicizia, ma anche dei buchi nell'acqua che l'hanno per un attimo disastrata. Quelle volte in cui scappavamo dall'orfanotrofio e poi mandavano la guardía civíl a ritrovarci, le serate che passavamo a leggere, creandoci un fortino con le coperte e usando solo una pila mezza scarica, per fare luce, tutti i disastri che combinavamo ad Halloween, sapendo che le suore odiavano quella festa, i regali che odiavamo e che trovavamo sotto l'albero a Natale, il nostro ultimo abbraccio prima di essere adottate, il nostro incontro - scontro dopo nove anni, qui, in un altro continente, con un'altra mentalità e un altro stile di vita, le nostre foto insieme, le nostre tantissime foto insieme... Quelle che se le rivedo, sorrido ancora come una bambina, ricordandomi i momenti fantastici ai quali le abbiamo rubate. Tutto meraviglioso sì, poi è arrivato quel periodo... Quel periodo in cui mi comportavo ancora di più da stronza... Orgoglio di merda. Quel periodo che non auguro mai a nessuno, perché mi sono resa conto di aver perso quella persona che riusciva a farmi essere me stessa. Sì è così, non so quante volte te lo abbia ripetuto, ma io con te non riesco a non essere nessuno altro, se non me stessa, solare, divertente, arrogante, stronza, dolce, vanitosa... Ok, basta, dobbiamo parlare di te. Tu hai su di me, un effetto così positivo, che io non riesco a farne a meno. Ecco lo sapevo, scrivere questo, mentre ascolto Adele, porta solo ad una cosa... Piangere. Sì, piango mentre ti scrivo e ripenso ai nostri abbracci, alle tue tirate di capelli, alle tue battute perverse, a tutte le volte che ci capiamo al volo, ai nostri sguardi che dicono tanto, ai nostri giudizi su chi odiamo, alle nostre prese in giro a vicenda, alle nostre litigate, a volte inutili, il più delle volte. Non ci posso ancora credere... Ti ricordi quando litigammo per un gelato, sul serio?. Non perdiamoci in chiacchiere, ritorniamo a noi... Cosa stavo dicendo? Ah sì, il periodo brutto... Quello in cui tutto quello che ho elencato, tutto quello che ho sempre cercato di ottenere da qualcuno, tutto quello che potevo permettermi di vedere solo nei film o nei video di instagram, lo avevo ottenuto e improvvisamente lo avevo perso... Per colpa mia. Senza abbracciarci, senza chiederci: "come stai? Tutto bene?." Senza confidarci l'una con l'altra... Confidarsi. Bella parola. Però difficile da fare... Ci sono momenti, in cui la vita fa male e le emozioni ci tengono in ostaggio. Abbiamo bisogno di sciogliere un nodo di paura, ansia e preoccupazioni, ma... con chi è meglio farlo? Bella domanda. Fino a tre mesi fa non sapevo chi nominare... Mamma e papà? Troppo scontato. Eppure ora ce l'ho e sono fiera, orgogliosa di dirlo... Blanca. Sono ancora incredula di tutto ciò... Di aver trovato qualcuno disposto ad ascoltarmi, ad aiutarmi, a volermi nella sua vita, a volermi bene. Di aver trovato una persona che merita, che è degna di essere chiamata "migliore amica", "fidanzata". Ci promettemmo di dimenticare tutto, anche se questo momento, per quanto non bello sia stato, penso sia quello che ha rafforzato di più il nostro rapporto. Ci promettemmo di ricominciare da capo e così abbiamo fatto. Quelle ferite, rimaste ancora un po' aperte, furono curate e ricucite per bene, con delicatezza, a mano a mano. Abbiamo scoperto molte passioni, cose belle, a vicenda. Ci siamo raccontate tanto. Amore, amicizie finite, stress da scuola, di tutto, di tutto. Ma di sicuro ci sono molte altre cose che ci diremo, molte altre cose che faremo insieme, città che visiteremo, alcolici che assaggeremo insieme, locali che conosceremo solo facendo le "festaiole della situazione". Abbiamo tanto altro tempo da passare insieme sì. Perché ogni giorno avrei bisogno di stare tra le tue braccia in un tempo che oscilla tra il per sempre e l'eternità... Perché ti amo e ti amerò fino alla morte, e se c'è una vita dopo, ti amerò ancora, più di quanto abbia fatto prima.
Auguri amore mio, non cambiare mai, per me sei speciale così come sei.
Tua Carol."
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𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.
Acción[IN FASE DI REVISIONE] Due ragazze, una l'opposto dall'altra. Un giorno i loro sguardi si incrociarono e da quel momento la loro vita cambiò radicalmente. ⚠SARANNO PRESENTI SCENE DI VIOLENZA E CONTENUTI SESSUALI ESPLICITI⚠ • Diritti di copyright de...