New York, 9 novembre 2018.
Theo's pov:
Dopo aver parlato con Blanca, mi sentii più sollevato e trovai il coraggio di aprirmi e affrontare un'altra questione importante, con un'altra persona.
<<Chi è?>> chiese appena bussai alla sua porta.
<<Esther apri sono io... Dobbiamo parlare>>
<<Di cos'altro vuoi parlare?>> aprì la porta e vidi il suo mascara colato.
<<Magari del fatto che tu sei incinta?>> mi avvicinai con l'intento di toglierle il trucco nero sotto gli occhi e lei me lo lasciò fare.
Mi lasciò entrare e mi sedetti sul letto accanto a lei.
<<Cosa vuoi fare?>> mi domandò
<<Amo- Esther sei tu la mamma... Lo porti tu in grembo, sai tu come e se riusciresti a portare avanti una gravidanza così presto... Io qualsiasi scelta prenderai la appoggerò>> risposi dolcemente poggiandole una mano sul ginocchio.
<<Questa è una responsabilità che dobbiamo affibbiarci entrambi... Un bambino si fa e si vuole in due, non era nei miei progetti un piccolo riccio, ma non per questo devo costringerti a fare quello che non vuoi solo per un mio volere>>
<<Io... Vorrei tenerlo>> balbettò e io ne fui felice.
<<E io ti starò affianco sempre... Ho sbagliato e merito quello che sta succedendo, ma non deve andarci di mezzo anche questo piccolino. Dovrò imparare a cambiare pannolini, prima del previsto, ma ti prometto che non sarò come quegli idioti che si tirano indietro>> portai la sua mano sul ventre e lei sorrise debolmente.
<<Theo... Io non voglio perd- ah, lasciamo perdere>> provò a parlarmi di qualcosa ma si alzò lasciando libere le mie mani.
<<Cosa stavi dicendo... Esther parla>> la spronai prima di essere bloccato dalle sue labbra stampate sulle mie.
<<Questo... Cosa significa?>> chiesi confuso dopo qualche minuto che ci staccammo.
<<Significa che ti odio per quello che hai fatto... Ma non riesco a dimenticarti. Anche se tutto questo è assolutamente un errore... Io sono quel classico tipo di persona, che riuscirebbe a perdonare, basandosi sul bene che quella persona mi ha fatto, perché supererebbe le cose brutte>> iniziò a parlare abbassando lo sguardo.
<<E tu... Tu non mi hai ucciso un parente o qualcuno che amo, tu eri ubriaco e... Cazzo, tutto questo è surreale>> passò le mani tra i suoi capelli bionda e ondulati.
<<Continua a parlare... Ti prego, ho bisogno di sapere>> mi voltai a guardarla con occhi pieni di speranza.
<<Tu sei in torto marcio... Ma io so come sei, so che non lo avresti mai fatto, so perfettamente quello che provi, quanto mi ami... Me lo hai sempre dimostrato e io non voglio negare al mio cuore quello che provo per te>> confessò guardandomi poi negli occhi.
<<Quindi tu mi stai perdonando?>> domandai
<<Semplicemente riconosco il fatto che tu fossi ubriaco... Non lo dimenticherò facilmente, ho bisogno di tempo per riflettere... Però sappi che comunque andrà a finire, la mia fiducia dovrai riconquistartela passo passo>> concluse con tono fiducioso.
<<E io ti giuro che farò di tutto per farmi perdonare>> ripresi mentre il volto tornò ad illuminarsi.
Esther's pov:
STAI LEGGENDO
𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.
Action[IN FASE DI REVISIONE] Due ragazze, una l'opposto dall'altra. Un giorno i loro sguardi si incrociarono e da quel momento la loro vita cambiò radicalmente. ⚠SARANNO PRESENTI SCENE DI VIOLENZA E CONTENUTI SESSUALI ESPLICITI⚠ • Diritti di copyright de...