CAPITOLO 53.

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New York, 9 novembre 2018.

Carol's pov:

Arrivammo al locale e mi innamorai della meraviglia di quel posto.

L'attenzione e l'eleganza riposta in ogni minimo particolare e i giochi di luce rendevano quel club il luogo più bello del mondo.

<<Ah però... I tuoi gusti mi stupiscono... Pensavo avessi scelto un locale scadente>> esclamò Blanca, prendendo in giro Jacopo.

<<Vedi... Riservo tante sorprese>> controbatté il biondo sorridendole.

Jacopo e Blanca che andavano d'accordo, era la cosa più strana che potesse succedere...

Gli altri erano già tutti lì... Esther, Theo, Alejandro, Amaia, tutti quelli della squadra di basket e molti altri.

<<Sei resuscitata finalmente>> commentò Carlos avvicinandosi a me.

<<Mh, già...>> risposi scocciata dalla sua presenza.

<<Ma non potevi startene in Accademia... La tua presenza rovina tutto>> si intromise Blanca, avvicinandomi a sé.

Era gelosa, si vedeva lontano un miglio...

<<No, perché sono il cocapitano della squadra di basket... È grazie a me se hanno vinto, ho il pieno diritto di stare qui>>

<<Grazie a te... O a Jacopo che ha fatto l'ultimo canestro da tre punti e ha portato la vittoria a casa?>> continuò la bionda e vidi Jacopo avvicinarsi.

<<Modestamente, miglior capitano di me non si trova>> esclamò, sentendosi chiamato in causa, e schiacciando il cinque a Blanca.

Ma esattamente... Quando è nata tutta questa complicità tra questi due?...

<<Ragazze venite?>> ci richiamò Amaia.

Ci dirigemmo verso la parte del locale a noi riservata e appena arrivai, vidi il tavolo strapieno di cocktail e cibo di tutti i tipi.

Quanto mi erano mancate queste prelibatezze...

Ci sedemmo sul divanetto, io ad uno stremo e Blanca giusto al centro, tra Amaia e... Jacopo.

Iniziarono a parlare della partita e per quanto all'inizio mi interessai, dopo dieci minuti sentii la noia invadermi e la voglia di alzarmi e fare qualche cazzata per distrarmi farsi sempre più viva in me.

Per tutto il tempo che gli altri parlarono fra loro, io e Blanca ci scambiammo delle occhiate fugaci, fino a quando non ci fu una vera e propria sfida a chi distoglieva prima lo sguardo.

Riusciva a guardarmi in una maniera così tanto intensa, che non ero capace di reggere quella intesa e lo distoglievo il più delle volte per prima, suscitandole un sorrisetto compiaciuto.

<<Ok, tutto molto interessante... Bella la partita, ma ora facciamo qualcosa che non sia così noioso, state parlando solo di palle>> esclamò tutt'a un tratto Blanca alzandosi e io la ringraziai mentalmente per aver detto quello che pensavo.

<<Perché io trovo del perverso in tutto quello che viene detto?>> domandò Jacopo guardando di sottecchi la bionda.

<<Proprio non lo so>>

<<Bene allora giochiamo ad obbligo o verità... Sempre se non avete timore delle conseguenze>> propose Amaia.

Accettarono tutti e ovviamente la prima a iniziare fu Blanca... Immaginate un po' con chi.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora