CAPITOLO 39.

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New York, 8 novembre 2018.

Carol's pov:

Avevo appena fatto la stronzata più grande di tutta la mia vita.

Ero un cazzo di gatto nero che ti attraversava la strada.

Distruggevo tutto ciò che toccavo, perdevo chi veramente voleva solo il mio bene.

Ero lì da solo in quella stanza del cazzo, mentre la persona a cui più tenevo era lì fuori con il cuore spezzato per colpa mia.

Mi sentivo una persona di merda e me lo meritavo.

Mi ero rivolta a lei come se ormai non provassi più nulla, come se non fosse mai stata realmente innamorata.

La verità era che nessuno era mai riuscito a farmi battere il cuore come ci era riuscita lei in così poco tempo.

I nostri due mesi insieme erano stati i migliori di tutta la mia vita.

La nostra litigata non l'avrei mai più dimenticata, quello che era successo, i toni che avevamo usato sarebbe continuati a rimbombarmi in testa.

Non solo ora avevo dubbi su cosa avrei deciso alla fine, se seguire il cuore o la la ragione.

Ma ora temevo tutto ciò che avrebbe fatto, pensato o detto lei.

Se prima dubitavo di un ritorno insieme, per colpa dei miei stupidi pensieri del cazzo, ora ne dubitavo per come le cose si erano svolte.

Non mi sarei mai immaginata tutto questo e non avevo il coraggio di immaginarmi cosa sarebbe successo dopo.

Sarei tornata in accademia, ma non mi sarei mai più svegliata coccolala da lei.

Non avrei più trovato una spalla su cui deprimermi anche solo per gli esami difficili.

Non avrei più baciato o abbracciato qualcuno come facevo con lei.

Non avrei più avuto qualcuno con cui confidarmi su tutto... Certo c'erano Alejandro e tutti gli altri, ma non sarebbe mai stata la stessa cosa.

Con Blanca riuscivo ad essere così libera, che parlavamo dei tabù più strani dopo aver scopato da Dio.

Ripensavo a tutto questo e sentivo calde e salate lacrime ridarmi le guance.

Aveva rimasto il nostro portatile lì e io ne approfittai per riguardare tutte le nostre foto.

Più le rivedevo, più i ricordi felici mi ritornavano alla mente.

Sullo sfondo del pc c'era la nostra foto a San Diego.

I quattro giorni più belli di tutta la mia vita.

*Inizio flashback...*

<<Ehm... Chi ha avuto la geniale idea di prenotare la suite presidenziale?>> chiese Theo appena arrivammo dinanzi ad un hotel semplicemente meraviglioso.

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