CAPITOLO 18.

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Blanca's pov:

<<Bene, allora ci sono tante tappe da fare... Il locale, comprarle il regalo, trovare una tipografia e infine ultima cosa, ma non meno importante... Ho bisogno di shopping terapeutico>> esclamai non appena scendemmo dalla metropolitana.

<<Aspetta... Ma a che ti serve una tipografia?>>

<<Poi vedrai... Intanto vieni, ti porto in un posto bellissimo>> dissi poi prendendola per la mano.

<<Vorreste una rosa signorine?>> ci chiese non appena salimmo le scale per arrivare al piano superiore della metro, un signore un po' malandato, seduto a terra, con in braccio un neonato.

<<No, a me non serve una rosa, però accetti questi... Perché ne ha più bisogno lei che io>> risposi sorridendogli dolcemente e porgendogli una banconota da 50$.

<<Che Dio la benedica signorina... Dovrebbe esserci più gente come lei a questo mondo>> esclamò l'uomo con gli occhi lucidi.

<<Grazie... Arrivederla e passi una buona giornata>> terminai infine accarezzando la guancia del bambino che mi sorrise.

<<I continenti cambiano ma le abitudini no>> commentò Carlota non appena ci allontanammo dall'uomo.

<<Lo sai che io non riesco a dire no quando mi ritrovo queste scene davanti>> aggiunsi appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

***

<<Amore mio bello, benvenuta al Salon de ning>> esclamai non appena arrivammo dinanzi ad un bellissimo edificio molto grande che si trovava sulla Fifth Avenue.

<<Ma è bellissimo>> commentò.

<<Eh già... In fatto di gusti non mi batte nessuno>> continuai facendole un occhiolino.

<<Assolutamente>>

<<Buonasera... Dov'è Kendall?>> chiesi alla receptionist quando entrammo.

<<Chi lo cerca?>>

<<Blanca Hermuso, avevamo un appuntamento>>

<<Certo ora lo avviso>>

<<Perfetto grazie>>

<<Ascolta io mi trasferisco in questo posto>> mi sussurrò Carlota osservando la particolarità della sala principale.

<<E ancora non hai visto il bello>> le risposi divertita prima di essere interrotta da Kendall, il proprietario del locale

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<<E ancora non hai visto il bello>> le risposi divertita prima di essere interrotta da Kendall, il proprietario del locale.

<<Blanca che bello rivederti>> esclamò non appena mi girai.

<<E quanto sei cresciuta...>>

<<E tu stupendo come sempre direi>> aggiunsi io abbracciandolo.

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