CAPITOLO 43.

183 11 2
                                    

New York, 9 novembre 2018.

Blanca's pov:

Staccai la chiamata e restituii il cellulare a Theo, senza neanche guardarlo in faccia.

Avevo appena confessato quello che ci eravamo ripromessi di non dire a nessuno.

Lo avevo detto a Carol, Alejandro, Jacopo... Avevo tolto a Carlos la possibilità di fare lo stronzo con me.

<<Si può sapere che cazzo ti è preso?>> esclamò Theo arrabbiato.

<<È inutile che ti incazzi, lo stesso Carlos lo avrebbe detto a tutti... Almeno l'ho anticipato>> commentai facendo spallucce.

Sì, ma ci sarebbero di sicuro state altre occasioni e modi per affrontare la questione Blanca...

<<Non mi importa che tu lo abbia detto, ma di come lo hai fatto... C'era così tanta necessità di ferirla in questo modo?>> domandò riferendosi a Carol.

<<Perché lei non l'ha fatto con me? Se sto così la colpa è sua>> continuai incrinando la voce.

Ero già triste e arrabbiata per conto mio, ma l'alcol riusciva solo a rendermi ancora più fragile.

<<Tu gli hai rinfacciato che la vostra storia è stata un errore, Blanca... Le hai fatto capire di aver sempre giocato con le sue emozioni>> affermò facendomi capire il peso delle mie parole.

<<È questo quello che so fare meglio no? Secondo tutti so solo manipolare le persone a mio piacimento>> parlavo ricordandomi di alcune voci sentii sul mio conto, alcuni giorni fa, tra i corridoi dell'Accademia.

Non sapevo a cosa fossero riferiti, le gente sa sempre e solo offendere gratuitamente.

Ero il classico tipo di persona menefreghista, che faceva quel che cazzo le pareva, che cercava semplicemente di vivere la sua vita tranquillamente, come ogni altra ragazza americana.

Amori, amicizie, feste, esami, uscite, shopping e chi più ne ha, più ne metta.

Ma agli occhi degli altri non apparivo così.

Per loro ero la semplice figlia di papà, che pensava di essere superiore a tutti, che cercava di attirare l'attenzione e che si atteggiava a reginetta della scuola.

Quello che io avrei voluto capire era perché quando si incontra qualcuno con una vita "apparentemente perfetta", alla gente dà fastidio?

Se una persona ha madre e padre che la amano, ha i soldi per vestire firmato, ci tiene alla bellezza, alla classe e all'eleganza, studia come se fosse una secchiona, fino a tardi, perché desidera avere migliori opportunità in futuro, che otterrebbe solo studiando sodo, cerca di fare trecento mila progetti tutti insieme perché sa che può riuscirci e ha la fila di ragazzi che le vanno dietro, non vuol dire che quella persona si crede Dio sceso in terra.

Io avevo tutto questo, ma non andavo a sventolare i miei soldi e i miei buoni voti a scuola in faccia a qualcuno.

Ma sfortunatamente quando, finalmente, il genere umano capirà che non bisogno soffermarsi alla prima impressione che si ha di una persona, quando capirà che la gelosia nei confronti di qualcuno che neanche si conosce, che poi potrebbe sfociare in odio, bullismo e altre cattiverie, non porterà mai a nulla, sarà ormai troppo tardi.

Perché se si vuole criticare una persona, per il semplice fatto che ha una vita più sensata della propria, allora ritornate a nascere cari... Queste cose sono più inutili dei vostri stupidi ragionamenti.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora