CAPITOLO 19.

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Blanca's pov:

Non appena lasciammo il centro commerciale dopo esserci divertite fra di noi come due bimbe al parco giochi, un taxi mi accompagnò dal fotografo più vicino, dove feci sviluppare tutte le foto di me e Carol che avevo salvato sul cellulare, mentre Carlota si diresse a comprare delle luci bianche da poter appendere al muro, dello spago, delle mollette piccole e carine e infine gli inviti per la festa.

<<Ho preso tutto l'occorrente Blanca... Tu hai preso le foto?>> mi domandò Carlota quando ci rincontrammo.

<<Assolutamente, eccole>> esclamai sventolando il pacchetto nel quale le avevo messe.

<<Bene direi che la nostra uscita è finita>> dissi poi quasi triste.

<<È stata meravigliosa>> commentò la mia amica scoccandomi un bacio sulla guancia.

<<Anche per me>>

<<Allora sono esattamente le sei, ho un'ora per ritornare in Accademia e due per comprare gli ingredienti e preparare una cheesecake, per fare un bagno e uscire a cena con Carol... Secondo te ce la farò?>> le chiesi poi sarcasticamente guardando l'orologio.

<<Secondo me sì, ma solo se ora ci muoviamo a prendere la metro...>> commentò prendendomi per il braccio.

<<Però ora che ci penso... Grazie mille... Ora che ci penso, non posso portarmi tutte queste cose in Accademia con Carol che condivide la camera con me>> esclamai scendendo dal taxi.

<<Hai ragione... Facciamo una cosa, posso prendere io tutto e portarlo a casa e poi domani tu passi per cambiarti e andiamo insieme al locale>> propose Carlota mentre scendevamo la metropolitana.

<<Si è perfetto... Bene allora devo avvisare il tizio degli uber che uno non si fermerà all'Accademia>> continuai prendendo il cellulare.

<<Ma quanti ne hai affittati?>>

<<Cinque... Uno per me e te, uno per Dani e Veronica, un altro per Theo e gli altri, uno per Vicky e i ragazzi e uno per chioma rossa>>

<<Ah... Comunque sono ufficialmente stanca morta>> esclamò la mora sbuffando e sorridendo.

<<Anche io e al solo pensiero che domani non starò un attimo ferma, mi viene voglia di rimanere qui seduta per sempre>> commentai roteando gli occhi divertita.

<<Comunque... Come va con la famiglia ospitante e con la scuola nuova?>> chiesi poi.

<<Bene... Sono molto simpatici tutti, ho un fratello più grande di me e una sorella della mia stessa età, due cani... Ah e un ragno che hanno chiamato Wilkins>> rispose felice.

<<Un ragno?>>

<<Già... Sai la prima volta che l'ho visto mi sono presa un infarto>> continuò sorridendo.

<<Mi hai fatto venire in mente una cosa... Carol è una aracnofobica patologica, se lo vedesse come minimo morirebbe di crepacuore>> affermai facendola sorridere.

<<Sarebbe un bello scherzetto da fare>> aggiunse.

<<Non mettermi queste idee in testa che poi è capace che lo faccio>> commentai ridendo.

*Circa un'ora dopo...*

<<Bene allora io prendo tutto e torno a casa, ci vediamo domani amore>> esclamò dandomi un bacio sulla guancia.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora