CAPITOLO 35.

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New York, 6 novembre 2018.

Blanca's pov:

Quando ti trovi lì, davanti alla scena più brutta di tutta la tua vita, vorresti solo scomparire.

Quando ti trovi in uno stato di apatia totale pervasa da un vuoto inspiegabile, sopraggiunto di colpo.

Che non ti rende più in grado nemmeno d'amare.

Divisa tra la volontà di abbandonarcisi e quella di abbatterli per riavere indietro le mie emozioni.

Perché a certe assenze non ci abitua mai.

È come se ogni giorno fossero qualcosa di nuovo, come se le persone che si ama e che sono andate via ci abbandonassero non una volta soltanto, ma per sempre, ogni santissimo giorno.

Forse è questo che fa veramente male.

Sentire lo stesso vuoto nello stomaco, ma ogni giorno sentirlo un po' più profondo.

Svegliarsi interi, e poi ritrovarsi spezzati.

Con qualcosa che manca.

Solo che a un certo punto tutti i vuoti si mettono insieme, si incastrano, si sommano....e capita che ci spezziamo.

Ero così, vuota.

A me si aggiungeva anche Alejandro, il suo sguardo era spento, mentre vedeva i medici che cercavano di rianimare Carol, ma erano passati ormai quasi cinque minuti da quando era andata in arresto cardiaco.

Nella mia mente ora c'era una sola cosa.

La vendetta.

Ma in un solo modo... Sporcandomi le mani.

Se tutto fosse finito bene, avrei anche potuto evitare di fare ulteriori danni e avrei lasciato Fred a marcire in prigione.

Ma ormai lei era morta, il profumo di vaniglia che emanava ancora la sua pelle, ora, si era mischiato all'odore del sangue.

Avevano ucciso la persona che più amavo a questo mondo.

Ma forse non bisogna dare sempre tutto per finito e qualcuno molto probabilmente aveva ascoltato le mie parole.

Dopo averle date, non ricordo più neanche quante, scariche... Carol ritornò a respirare.

<<Forza mettiamola sulla barella>> esclamò uno dei medici.

Tutto potrebbe andare a puttane in un millesimo di secondo e capisci che niente potrà più essere come prima e che è ora di tirare fuori il meglio di sé.

Carol resisti...

<<Carol, amore mio resisti... Resisti>> lasciai le braccia di Theo, nelle quali ero ancora stretta e mi avvicinai afferrandole la mano.

Era stordita, non capiva più nulla.

Chi cazzo vuoi che sia lucido dopo che torni dal regno dei morti?

Tutti ci portiamo un cecchino che mira al cuore... Il vero terrore è quando vedi lottare tra la vita e la morte, la persona per la quale saresti disposta a rischiare la tua stessa vita.

<<Vai Céline, andate... Noi vi seguiamo in macchina>> incitai mia suocera e Martinéz a salire in ambulanza e andare quanto prima in pronto soccorso.

La mia voglia di vedere di nuovo la mia ragazza respirare era tantissima, ma conoscevo bene me stessa...

Non avevo più lo stomaco di andare avanti, non riuscivo più a vederla in quello stato.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora