CAPITOLO 44.

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New York, 9 novembre 2018.

Carol's pov:

La fiducia è un sentimento che caratterizza la relazione che abbiamo con noi stessi e con gli altri.

Si basa sulla sensazione di essere al sicuro, sulla certezza di poter contare sull'altro o sulle nostre capacità.

È sentirsi comodi in una certa situazione.

La sicurezza che, nonostante tutto, ce la faremo ad andare avanti.

Il coraggio nell'esporsi e nell'affermare le proprie idee.

La fiducia si costruisce, si scopre, si tradisce, si perde, si riconquista.

È un sentimento mobile, che ci accompagna e si trasforma lungo il corso della vita e degli incontri che facciamo.

Un sentimento complesso, che ci interroga rispetto alle relazioni fondanti in cui siamo coinvolti.

Con il proprio amore, con gli amici, con la famiglia, con il nostro corpo, con le nostre competenze.

Avere fiducia negli altri non è semplice.

Implica la disponibilità a lasciarsi andare completamente in una relazione, di qualsiasi tipo.

A credere nell'altro e nella sua buona fede.

Però poi arriva che la fiducia svanisce, viene tradita.

E per tutti, o quasi, la fiducia tradita è come uno specchio rotto.

Puoi incollare pure i pezzi, ma non vedrai più nulla come prima.

Si lo so, facile scrivere che la fiducia non si deve dare e bla bla... Cosa credete?

Anche io ho imparato, a mie spese, che fidarsi è in alcuni casi autolesionistico.

Da piccoli con i propri genitori si faceva un gioco, loro stavano accovacciati dietro di noi, e noi lì in piedi, che ci lasciavamo cadere all'indietro, rigidi come assi di legno.

Ci lasciavamo cadere e nella condizione di bimbo, quali eravamo, non avevamo il benché minimo dubbio che i nostri genitori non ci avrebbero presi.

Non tiravamo nessun sospiro di sollievo mentre sentivamo le loro grandi mani accoglierci.

Dubbi zero.

E quando ci è ricapitato ancora di fidarci così? Almeno personalmente, rarissime volte, quasi mai.

Oggi per non sbagliare si alzano cortine di fumo... E io sono la prima.

Giriamo con cartelli a mo' di uomo sandwich, con scritto "non fidarti di me, ti faresti male"... In realtà c'è chi darebbe l'anima per chi merita la fiducia.

Ma sh, non ditelo in giro, mi raccomando.

La salvezza per persone così è quella di fare tesoro delle esperienze, quindi di cambiare.

Imparare, ad esempio, a non urlare più, a non arrabbiarsi con facilità.

Ma di ricordare bene chi e cosa ci ha creato dolore e sfiducia.

Così ci si allontana, in silenzio senza farsi notare.

E altra grande lezione, è non tornare mai assolutamente indietro.

Basta.

Si chiude e si va avanti, con altre persone nella vita.

Perché se di alcune persone si perde completamente la fiducia, della vita no... Si mantiene sempre la speranza che qualcosa di buono ci concede.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora