New York, 9 novembre 2018.
Blanca's pov:
<<Perché ti sei comportata così?... Intendo con Carol... Non c'era l'intento di ferirla in te, ma è stato qualcos'altro a portarti a fare questo, cosa?>> mi chiese Theo appena ci distaccammo uno dall'altra.
<<Nulla... Semplicemente non ragionavo>> mentii, in realtà c'era realmente qualcosa che mi spinse a farlo.
<<Bionda... Non mentirmi>>
<<È stata la paura di sprofondare di nuovo in un pozzo senza fondo>> confessai poggiando la testa sulla spalliera del divano.
<<Che significa?>>
<<Che è da quando Carol mi ha lasciata, con la solita frase fatta "devo prendermi del tempo", che io continuo a rivivere un déjà-vu>> mi feci capire meglio appena iniziai a raccontare.
<<Un anno e mezzo fa... Finì la mia relazione con una ragazza, Katherine, dopo due anni di storia d'amore... Lei mi disse che non voleva più continuare, perché doveva capire se provava per me ancora le stesse emozioni di prima>> continuai e Theo si affiancò di più a me, ascoltandomi con attenzione.
Che bella differenza tra il "sentire" e "l'ascoltare".
Per sentire basta semplicemente usare l'udito, chiunque dotato di questo senso sa farlo.
Ascoltare invece è saper comprendere i fatti, le opinioni, i sentimenti altrui.
È mettersi, alle volte, nei panni dell'altro, capirne il punto di vista, dare consigli e saper consolare se serve.
E Theo era il secondo tipo, quello che ascolta.
Lui è un grande ascoltatore... Per questo è amato da tutti, riesce a far sentire a proprio agio chiunque.
Se succede qualcosa o nota qualcosa, rimane in silenzio, per far sì che la persona che ha di fronte non si senta a disagio... E questo è un tipo di empatia rarissimo da trovare.
La frase "chi trova un amico, trova un tesoro", non può essere più vera di così.
Io con quel riccioluto mulatto, avevo trovato più che una cassa piena di tesori... Avevo trovato un intero relitto strapieno di oro, gioielli e pietre preziose.
<<Quindi ti sei sentita come la prima volta, quando Carol ha detto quelle cose?>> chiese e io annuì ricordando tutto ciò che accadde quella sera di un anno fa.
*Inizio flashback...*
<<Amore, io dovrei dirti una cosa>> esclamò la mia ragazza distaccandosi dalle mie labbra.
<<Dimmi>> risposi con un sorriso a trentadue denti.
Se avessi saputo quello che doveva dirmi, me lo sarei tenuta per me quel sorriso.
<<Io voglio chiuderla qui... Non mi sento più bene in questa relazione>> sentenziò senza neanche avere qualche ripensamento.
<<Katherine... Che cazzo dici?>> affermai allontanandomi da lei.
<<Rispetta la mia decisione... Per favore>> disse prima di prendere la sua borsa e aprire la porta della mia camera.
<<Grandissima stronza ferma lì... Non ti azzardare ad uscire senza prima aver parlato perché giuro che non risponderò delle mie azioni>> ripresi alzando il tono della voce appena lei abbassò la maniglia della porta.

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𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.
Action[IN FASE DI REVISIONE] Due ragazze, una l'opposto dall'altra. Un giorno i loro sguardi si incrociarono e da quel momento la loro vita cambiò radicalmente. ⚠SARANNO PRESENTI SCENE DI VIOLENZA E CONTENUTI SESSUALI ESPLICITI⚠ • Diritti di copyright de...