CAPITOLO 23.

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New York, 22 ottobre 2018.

Carol's pov:

<<Fred? Carol lui è...>> esclamò Blanca osservando prima lui e poi me.

<<Suo padre sì, molto piacere>> rispose allungando la mano alla bionda che però non la strinse.

<<Tu... Non sei mio padre>> affermai duramente.

<<Hai un viso molto familiare, ci siamo già visti?>> continuò lui avvicinandosi alla mia ragazza.

<<Non penso, di solito evito di fare conoscenza con i pervertiti>> disse lei in tono sarcastico, suo solito.

<<Ah... Simpatica la ragazza>> commentò dandole una pacca sulla spalla mentre lei si spostò bruscamente.

<<Toccala di nuovo e ti giuro che esco prima io di galera che tu dal coma>> sbottai piena di rabbia allontanandolo con la mano.

<<Che cazzo ci fa qui?>> domandai poi fulminandolo con lo sguardo.

<<Tua madre è iniziata a diventare noiosa, il lavoro non andava bene e così ho deciso di cambiare un po' aria>> confessò aspirando altre nicotina.

<<Venendo qui a rompere le palle a me?>>

<<Dai tesoro non arrabbiarti subito, fatti dare due carezze dal tuo papà>> mormorò provando ad accarezzarmi la faccia.

<<Non ti avvicinare... Sono io il padre delle mie stesse carezze, non mi servi tu>> intervenni distaccandomi guardandolo in cagnesco.

<<Pff... Sei proprio come tua madre, una noiosa perditempo>> borbottò sbuffando mentre io iniziavo leggermente a sentire freddo.

<<E tu che ne sai della mamma, perfino la tua di madre ti detesta>>

<<E sai perché? Perché come tutte le altre madri... Non ti lascia vivere libero. E mentre tu, figlio, cresci e ti fai bello, lei, madre, sfiorisce e vorrebbe che tu non cresca mai per averti sempre vicino.  Perché, dopo averti generato non è più libera e vorrebbe che tu fossi asservito assieme a lei. Questo è l'amore di una madre ed è orribile>> iniziò a parlare gesticolando come se stesse raccontando una favola.

<<Magari la tua di madre... Perciò sei nato così>> commentò Blanca stufa di sentirlo.

<<Tu provi ad avere la tua libertà, ma lei piange e per te diventa sempre più noiosa e tu hai sempre più voglia di evitarla. Quando però le sfuggi, lei tenta di fermarti e di dare forma a tutto il tuo universo, per ricordati che tu sei e sarai sempre il frutto suo, il frutto di una donna... E questa è una delle maledizioni della vita, se il mondo avesse solo uomini, sarebbe migliore>> concluse senza dar retta alle parole della bionda.

<<È il discorso più maschilista e senza senso che io abbia mai sentito in sedici anni>> intervenne Blanca schifata.

Ma lo ha capito che se non ci fossero le donne a questo mondo lui neanche sarebbe nato?...

<<Céline non è così...>> cercai di ribattere a tono.

<<Già è peggio...>>

<<Non parlare mai più di lei in questo modo, pezzo di merda>> urlai sul punto di tirargli un pugno, ormai accecata dalla rabbia, ma venni fermata da Blanca.

<<Carol, Carol ferma... Amore mio calmati>> mi sussurrò per tranquillizzarmi, affermandomi per i fianchi.

Solo lei era in grado di farlo, di ridarmi il lume della ragione...

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora