𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.

CAPITOLO 32.

New York, 6 novembre 2018.

Theo's pov:

Erano circa le sei del pomeriggio e mentre mi dirigevo con Céline e Alejandro da Martinéz per sapere le novità di cui mi aveva parlato a telefono, vidi lui preoccupato gridare contro il vuoto.

Era impossibile che fosse impazzito, ci mancava solo lui ora.

Quindi qualcosa doveva essere successo.

Quando ci avvicinammo, lo vidi avviarsi verso di me e iniziai a spaventarmi di cosa fosse successo.

<<L'abbiamo trovata>> esclamò e Céline tirò un sospiro di sollievo.

Era quasi una settimana ormai, che lei era lì e devo dire che per quanto all'inizio diffidassi molto dalla sua verità dei fatti, poiché pensavo che in realtà non si fosse mai fregata del comportamento di Fred nei confronti di Carol, anche se poi si scoprì che non era così, nonostante questo si rivelò essere molto più divertente e di buona compagnia di quanto pensassi.

Era ancora una diciassettenne, bloccata nel corpo di una bellissima donna di quarant'anni.

Inoltre la sua voglia di uccidere Fred con le sue stesse mani, facendogliela pagare per il male che stava causando, mi faceva capire ancora di più quanto fosse immenso l'amore che provava nei confronti di quel piccolo leoncino rosso che tanto mi mancava.

<<Dov'è, perché nessuno è ancora andato lì?>> si intromise Alejandro che non vedeva l'ora di riavere la sua migliore amica tra le braccia.

<<Perché qualcuno ha deciso di fare tutto di testa sua>> confessò poi volgendo uno sguardo all'esterno dell'Accademia.

<<Blanca...>> sussurrai fra me e me.

Cazzo questo non ci voleva.

Sapevo quanto ormai la voglia di riccioli d'oro di rivedere e avere di nuovo tutta per sé la sua ragazza la stesse distruggendo... Però non poteva prendere decisioni su due piedi che avrebbero portato ad una sola cosa... Guai.

Non ero un ragazzo pessimista, semplicemente realista, direi anche con un pensiero, forse, un po' diverso da quello dei miei amici.

Costantemente, dinanzi ad una situazione, preferivo pensare negativo e studiare tutte le possibilità opzioni, in caso fosse accaduto qualcosa di brutto, se poi al contrario, tutto sarebbe andato liscio e positivamente, allora mi sarei beato della soddisfazione e della gioia per il buon andamento delle cose.

In entrambi i casi, non sarei rimasto deluso, perché mi ero già abituato che potesse andare a finire male.

Ma lì era completamente un altro discorso.

Lì sarebbe andata a finire sicuramente male.

Dalla descrizione di Céline ad uno degli uomini di Martinéz, Fred soffriva di un disturbo schizoaffettivo.

Una condizione in cui una persona, soffre di una combinazione di sintomi della schizofrenia, come allucinazioni o deliri e in contemporanea, anche dei sintomi del disturbo dell'umore, come la depressione o mania.

In questo lui era un maniaco e agiva da tale.

Se Blanca fosse piombata lì, senza un piano... Non sarebbe andata a finire bene, né per lei, né per Carol.

Però era anche vero che nessuno più di me, si fidava di quella ragazza folle, quindi ero fiducioso del fatto che comunque sia, avrebbe mantenuto quella briciola di razionalità, che le avrebbe permesso di ottenere tutto.