CAPITOLO 25.

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New York, 31 ottobre 2018.

*8 giorni dopo...*

Carol's pov:

Arrivò venerdì e con esso anche Halloween.

In America era una festa sacra e a differenza di quanto accadeva a Madrid, lì in Accademia il 31 ottobre, qualsiasi fosse il giorno della settimana, le lezioni erano sospese, quindi avevamo tutta la giornata per:
-Divertirci.
-Fare scherzi come se non ci fosse un domani.
-Goderci ogni tipo di schifezza a disposizione.
-Prepararsi per il ballo che ci sarebbe stato quella sera.

Erano le nove, aprii definitivamente gli occhi e la prima cosa che feci fu voltarmi a guardare il viso angelico della mia ragazza e scoccarle un bacio sulle sue morbide e calde labbra.

<<Buongiorno amore mio>> esclamai scostandole i capelli dal volto appena la vidi stiracchiarsi.

<<Buongiorno principessa>> rispose accoccolandosi di più a me.

<<Sai che giorno è oggi?>> le chiesi accarezzandole la natica destra.

<<Carol mi sono svegliata da neanche tre secondi, lo sai che la mattina non connetto prima di mezzogiorno>> commentò sbadigliando e passandosi una mano sulla fronte.

<<Leggi>> continuai piazzandole davanti la schermata home del mio cellulare.

La luminosità era al massimo e sapevo che questo le avrebbe dato fastidio, adoravo farle i dispetti...

<<Santa Carol la luminosità della Madonna, mi hai incendiato i bulbi oculari>> borbottò tirandosi la coperta fin sopra la testa.

<<Ma almeno hai letto?>>

<<Ma ti pare? Dimmelo tu>> disse scostandosi il piumone dalla faccia.

<<Uao siamo arrivate già alla fine di ottobre fantastico... Tra ventitré giorni sarà il mio compleanno>> esclamò, fingendosi sorpresa, non appena glielo dissi.

<<Dai ma perché non sopporti Halloween me lo spieghi?>> domandai poi, ricordandomi di quanto in realtà lei lo amasse quando eravamo piccole.

<<Perché lo sai quello che è successo all'ultimo che abbiamo passato insieme...
Quindi oggi che non c'è scuola... Dormirò tutta la giornata>> rispose voltandosi dall'altra parte e avvolgendosi meglio nelle coperte.

<<Ma è successo più di otto anni fa>> sbottai divertita.

<<Eh quindi? Il trauma non è passato>>

<<D'accordo, entro oggi ti farò amare questa festa deciso>> sentenziai in tono di sfida.

<<Mh si si contaci>> mormorò nonostante fosse già ritornata nel suo mondo dei sogni.

Dopo circa quindici minuti passati a convincere Blanca ad alzarsi e prepararsi, finalmente eravamo entrambe pronte per scendere quando mi venne in mente di fare una cosa.

<<Amore andiamo? Ehi, cosa scrivi?>> mi chiese la bionda prendendo la borsa e il cappotto.

<<Il programma per oggi ovvio>>

<<CHI SEI E COSA NE HAI FATTO DELLA CAROL CHE SI ERA DIMENTICATA DI TUTTA QUELL'ORGANIZZAZIONE INUTILE?>> urlò sorridendo e scuotendomi le spalle.

<<Gne gne, divertente>>

<<Dai su leggimelo>> disse e io sorrisi, felice della sua richiesta.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora