CAPITOLO 63.

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New York, 22 novembre 2018.

Blanca's pov:

Il pranzo proseguì per il meglio, pagammo e lasciammo il ristorante, tornando poi in albergo.

Passammo un po' di tempo nella hall dell'hotel, parlando del più e del meno fino a quando non arrivò una chiamata.

<<Blanca...>> mi richiamò mio padre e io capii al volo chi fosse.

<<Metti il vivavoce>> gli sussurrai appena accettò la chiamata.

<<Thomas, mi chiedo perché ti abbiano scagionato e non abbiano in realtà gettato la chiave nel bagno>> esclamò mio padre e mia madre sorrise divertita per il sarcasmo di suo marito.

<<Ah Felipe, come sei divertente... Sul serio>> replicò l'uomo.

<<Ascolta, cosa vuoi? La tua voce mi ha sempre irritato... Ora ancora di più>> continuò mio padre e mi resi conto di quanto io fossi la sua fotocopia spiccata.

<<Stasera... Al Déjà-vu, ritorniamo ai vecchi tempi... Alle partite di poker>> affermò e io guardai mio padre confusa.

Solo una partita a poker? Quattordici ore di viaggio solo per questo, sul serio?...

<<Mi stai prendendo per il culo Thomas?>>

<<Ti sembra il tono di uno che sta scherzando Felipe?>>

<<Il punto è che non ho finito di parlare... Non sarai tu a giocare con me, ma la tua piccola biondina>> esclamò e improvvisamente tutti guardarono me.

<<Se vince lei, le strade tre Mikaelson e gli Alvarez-Hermuso si separeranno per sempre e ti ritornerò fino all'ultimo centesimo sottratto>> propose e io non sapevo se crederci o meno.

<<Ma se vinco io, sarai tu a pagare me, anche per i danni provocati a mio figlio e... Tua figlia sarà la mia bambolina per una notte e potrò fare, tutto quello che voglio>> sentenziò e in quel momento il mondo mi crollò addosso.

<<Te lo puoi dimenticare pezzo di merda... Io non ti lascerò il corpo di mia figlia>> esclamò mia madre, mentre io deglutii senza dire una parola.

<<Amore mio... Guar-guardami>> mi sussurrò Carol prendendomi il viso tra le mani.

<<Sta tranquilla, non ti accadrà nulla... Te lo prometto>> mormorò stampandomi un bacio a fior di labbra.

<<Thomas, lascia fuori Blanca... Lei non c'entra>> riprese mio padre.

<<Ed è qui che ti sbagli, lo sai meglio di me che è stata lei a quasi uccidere mio figlio>>

<<Perché quel coglione di Tyler stava per uccidere lei>> intervenne poi la rossa stringendomi la mano e mia madre le rivolse uno sguardo dolce.

<<Accetti il mio patto Felipe oppure affidi la sorte al caso?>> la ignorò Mikaelson.

<<Scordatelo>>

<<Va bene, stasera al Déjà-vu>> sentenziai io fissando il cellulare.

<<Cosa, sei impazzita?>> mi sussurrò Theo.

<<Tesoro>> mi richiamò mia madre.

<<Ha ragione, sono stata io... Ognuno le proprie responsabilità, no?>> dissi io e mio padre mi rivolse uno sguardo come per chiedermi cosa avessi intenzione di fare.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora