CAPITOLO 60.

271 12 0
                                    


New York, 10 novembre 2018.

Blanca's pov:

<<So arrivarci anche da sola in macchina Martinéz, non mi serve l'accompagnamento>> esclamai divincolandomi dalla sua presa e salendo in auto.

<<Sei insopportabile>>

<<La sincerità prima di tutto, no?>>

<<Mi spieghi perché mi hai mentito... Cazzo Blanca rischi trent'anni>> affermò mentre guidava verso la centrale, seguito dall'altra volante con Fred.

<<Se proprio devi fare bene il tuo lavoro, fammi parlare con un avvocato e poi vedremo>> risposi guardando fuori dal finestrino.

"Non ti preoccupare, ci penso io" questo mi disse Carol.

Grazie amore mio, mi hai proprio aiutata...

Arrivammo in centrale e Fred venne portato in una stanzetta, era stato arrestato senza diritto alla cauzione.

Io venni portata invece nella stanza degli interrogatori e quando arrivai trovai la rossa già lì.

<<Ma ciao Carol... Spiegami bene qual è la parte in cui avresti risolto le cose?>> domandai sarcastica sedendomi dietro la scrivania.

<<Smettila un attimo e stai zitta>> mi ammonì Martinéz e io feci come mi disse, solo perché non avevo più voglia di parlare.

<<Cosa gli hai fatto?>> mi chiese e io puntai il mio sguardo nel suo, mentre i miei angoli delle labbra si alzarono per formare un sorrisino malizioso.

<<L'ho tenuto legato come un maiale del cazzo, dandogli solo dell'acqua, ogni giorno. Gli ho sparato ad una gamba, riempito la faccia di pugni, appeso come Gesù Cristo al muro e giocato al lancio del coltello ad occhi chiusi, senza preoccuparmi di centrare il suo cuore o perforare il suo cervello>>

Hai tirato fuori il tuo lato menefreghista Blanca, fino a poco fa ti terrorizzava arrivare a questo...

<<Ne parli come se nulla fosse successo>> commentò rivolgendo poi uno sguardo alla rossa ed entrambi guardarono me, che feci spallucce.

<<Comportandoti così stai solo aggravando di più la situazione e avrei da parlare anche con Alejandro>>

<<Allora, ascoltami tu ora... Se deve prendersi qualcuno la colpa, quella sarò io, lascia fuori il moro>> mi avvicinai di più al tavolo.

<<Blanca finirai in carcere...>>

<<La figlia di puttana lo stesso avrei continuato a farla, anche fuori di galera... Le palle non mi mancano>> incrociai le braccia.

<<Mi stupisce la tua inscalfibilità>> sentenziò l'uomo a denti stretti.

<<Agente Smith>> chiamò uno dei suoi uomini che entrò, mi fece alzare e portò le mie braccia dietro la schiena ammanettandomi.

<<L'hai voluto tu>> concluse Martinéz e io mi diressi verso Carol, che nonostante assistette a tutta la scena, non si mosse di un millimetro.

Rimase... Neutrale.

<<Sai perché non mi sto per nulla preoccupando?>> mi parai di fronte a occhi verdi.

<<Perché?>>

<<Sei una pessima attrice...>> esclamai ridendo e guardando l'ispettore che non riuscì più a reggere la messa in scena.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora