CAPITOLO 52.

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New York, 9 novembre 2018.

Alejandro's pov:

<<Allora dovevi parlarmi prima?>> mi piombò all'improvviso Blanca alle spalle.

<<Cazzo, mi hai fatto venire un colpo>> esclamai voltandomi verso di lei.

<<Lo so che non dormo da dieci ore, ma non sono così penosa dai>> commentò facendomi ridere.

<<Comunque sì... Siediti, perché so già come reagiresti>> dissi e lei seguì il mio consiglio.

<<Ale parla... Lo sai che sono la persona meno paziente del mondo>> mi incitò e io finalmente mi decisi a parlare.

<<Non dire assolutamente a Carol che te l'ho detto... Perché se non lo ha fatto lei è proprio per il fatto che tu saresti capace di tutto>>

<<Moro, non girarci intorno e sputa il rospo>> sentenziò e io capì che forse stava iniziando a intuire qualcosa.

<<So quello che Fred le ha fatto... Mi ha detto tutto dalla prima fino all'ultima cosa>> confessai e vidi il suo volto incupirsi.

<<Non so se essere felice perché ora saprò tutto... O essere arrabbiata perché lei non ha voluto dirmi nulla>> riprese abbassando lo sguardo.

<<Ehy... Prova a metterti nei suoi panni, non credo che per lei sia stato tanto facile parlarne>>

<<Figurati a parlarne con te, per quanto ti ama, non sarebbe mai riuscita a dirtelo... Andiamo la conosci>> continuai scostandole una ciocca bionda dal viso.

<<Quindi ora abbiamo tutti i motivi per far fuori quel pezzo di merda>> cercò di cambiare discorso e io annuii.

Effettivamente parlare di Carol, dopo tutto quello che stava succedendo non era proprio piacevole per lei.

<<Ti chiedo solo una cosa, parliamone dopo la festa, perché so già che se me lo dicessi ora mi rovinare la serata>>

<<D'accordo... Allora va a prepararti non vorrai mica fare tardi>> continuai sorridendo.

Ci salutammo e proprio mentre stava per andarsene si fermò sullo stipite della porta.

<<Anzi no... Sono troppo impaziente, voglio sapere tutto ora>> si voltò a guardarmi ritornando a sedersi sul divanetto.

<<Sicura?>>

<<Sì... Credo>> affermò prima che io le raccontassi tutto ciò che mi aveva detto Carol.

***

<<Giuro che io lo ammazzo>> sentenziò serrando i pugni e con uno sguardo infuocato, alzandosi andando via.

<<No Blanca...Fermati>> la seguii fino all'esterno dell'Accademia, ma salì subito nel primo taxi che passò.

<<Cazzo... Segua quel taxi per favore>> esclamai al tassista appena entrai in auto.

Provai a chiamarla ma riattaccò senza rispondere e io veramente iniziavo a temere per quello che poteva accadere.

Se era riuscita a sparargli ad una gamba solo perché non rispondeva alle sue domande... Ora non sapevo più di cosa sarebbe stata capace.

Se voi l'aveste guardata negli occhi, avreste capito quanto fosse forte la sua sete di vendetta.

Era stata capace di rompere uno zigomo con, una sola testata, a Jacopo per aver scoperto che aveva stuprato Carol... Ora come si sarebbe dovuta sentire, nel sapere che quello che doveva essere il "padre", aveva reso la ragazza che amava, una prostituta per degli sconosciuti?

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora