CAPITOLO 42.

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New York, 9 novembre 2018.

Carol's pov:

Erano quasi mezzanotte passata e dopo aver visto Blanca e Jacopo insieme a ridere, scherzare e ubriacarsi, decisi di chiamare l'unica persona che potesse darmi un po' di amore e conforto.

Anche se non avendo più il mio cellulare, per colpa di quel coglione di Fred, non potevo chiamarlo.

Presi quindi il pc e gli scrissi un messaggio su Instagram, accennandogli poi una videochiamata, per farglielo vedere.

*Inizio chat, ale.frulan.0...*

_car.ol_: Potresti venire qui
ale.frulan.7: Carol che succede?
_car.ol_: Ho bisogno di un tuo abbraccio per favore.
ale.frulan.7: Tra dieci minuti sono da te.

*Fine chat...*

Quando arrivò mi strinse forte a sé, senza chiedermi nulla e io scoppiai semplicemente a piangere.

Tutto quello che cercavo di trattenere, prese il sopravvento su tutte le mie emozioni.

<<Ehi cos'è successo?>> discostò il mio volto dal suo petto e fece incrociare i miei occhi con i suoi, così neri e profondi.

<<Ho fatto una cazzata e non ho il coraggio di affrontarne le conseguenze>> confessai asciugandomi le lacrime.

<<Che tipo di cazzata?>>

<<Ho lasciato Blanca...>> esclamai e lui rimase in silenzio per qualche secondo.

<<Lo avevo capito...>> disse poi abbassando lo sguardo.

<<Da cosa?>> chiesi confusa.

<<Da questa>> mi mostrò una story di Blanca, di qualche ora fa, con gli occhi rossi e il vento che le scompigliava i capelli.

Ma non fu il video in sé la cosa triste ma quello che scrisse: "Ma vi do un consiglio da amica, nel momento in cui non avrete un cazzo, non affidate mai la vostra felicità a qualcun altro, perché quando finisce è come se morisse. Quindi prima di tutto siate felici da soli."

<<Mi odia... E fa bene>> commentai ridandogli il cellulare e affossando la faccia nel cuscino.

<<Carol, non è vero, non ti odia... È normale che ora si comporti così, non se lo aspettava, ma lo sai meglio di me che lei non riuscirebbe a farlo>> cercò di consolarmi accarezzandomi la schiena.

<<E allora perché sta facendo finta di nulla come se a lei non frega cazzo?>> chiesi con la voce tremante.

<<Perché dici così?>>>

<<Perché è in discoteca, a divertirsi con gli Jacopo... Ci manca solo che se lo porti a letto e siamo al completo>> mi sfogai e senti la gelosia pervadermi.

Gelosia... Sei gelosa di una persona che tu stessa hai lasciato.

<<Carol stiamo parlando di Blanca Hermuso, se non si deprime ubriacandosi non è lei>> esclamò accennando una risata.

<<Sono una cogliona>> sussurrai abbassando lo sguardo.

<<Ok... Allora ascoltami>> mi prese il viso fra le mani accarezzandomi gli zigomi.

<<Stai continuando a fare su e giù con la lavatrice del senso di colpa, ora basta>>

<<Stavamo benissimo cazzo e per delle mie paure di merda siamo arrivate a tutto questo, è normale che metta la lavatrice no?>>

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora