CAPITOLO 65.

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New York, 30 maggio 2018.

*6 mesi dopo...*

Carol's pov:

I mesi passarono e finalmente arrivammo alla fine della scuola, eravamo agli sgoccioli.

Quello fu il mese più difficile, per tutti... Maggio, corrispondeva al mese degli esami e l'ultima settimana fu veramente un inferno.

Il programma era molto ampio e certamente non era semplice tenere a mente tutto, c'erano esami tutti i giorni, uno dopo l'altro, l'argomento era lo stesso ma ognuno era specifico per un determinato tema.

Avremmo dovuto sostenere due prove scritte, due orali e poi le più difficili, quattro di pratica... Due di prova fisica generale, che sostenevano gli studenti di ogni ala dell'Accademia e poi ogni settore specifico prevedeva altre due prove, che per noi riguardavano negoziazione.

Quei giorni furono una completa agonia e oramai le nostre giornate procedevano solo andando avanti con abbondanti tazze di caffè e qualche pacchetto di salatini, giusto per non morire di fame.

Per noi i pasti non esistevano più.

Blanca, invece, era completamente nel pallone, passava le giornate a camminare avanti e indietro per la sta stanza ripetendo ad alta voce i concetti studiati e io per sfuggire alla sua continua cantilena, quando non imparavamo insieme, mi rinchiudevo in bagno per avere un po' di silenzio.

Quando si faceva prendere dall'ansia diventava insostenibile.

La notte era l'unico momento tranquillo che avevamo, ma eravamo così stanche che non avevamo neanche voglia di ritagliarci qualche spazio intimo insieme.

Entrambe eravamo sull'orlo dell'esaurimento, ci stavamo completamente focalizzando solo sullo studio , senza distrazioni o altro.

Era troppo? Assolutamente no.

Era fondamentale ottenere un buon punteggio, non potevamo permetterci di fallire, non era alla Carol e Blanca.

Ma sincera, non vedevo l'ora che tutto quello finisse.

<<Quindi per mettere K.O. devo colpire prima qui e poi qui>> esclamò Blanca roteando il busto e colpendo prima il ventre e poi il collo del manichino con un calcio volante.

<<Bene, puoi riposarti bionda... Carol, tocca a te>> mi richiamò Martinéz che si offrì di aiutarci con le esercitazioni.

<<Tregua. Sono sfinita Nicholas... Sono sveglia dalle cinque di stamattina>> commentai sedendomi sulla panchina.

<<D'accordo, facciamo una pausa... Ci vediamo tra mezz'ora>> concluse accarezzandomi la spalla e io gli sorrisi per ringraziarlo.

<<Ansia?>> la mia ragazza si avvicinò a me.

<<Sì... Oggi abbiamo gli ultimi tre esami di pratica, sono stanca>> sbuffai socchiudendo gli occhi.

<<Però pensa che dopo questo... Avremo tre mesi di pura vacanza solo per noi, meglio fare un ultimo sforzo, ne vale la pena no?>> mi prese il viso tra le mani e io riaprii gli occhi.

<<Io l'ultimo sforzo lo faccio, ma tanto finirà uno schifo, non ho la capacità di affrontare l'altra prova fisica e la mia lucidità è andata a farsi un giro>> sentenziai arrendendomi già all'inizio.

<<Allora sentimi bene... Quante volte devo ritornare a dirti che queste cose non devi pensarle? Lo sai bene anche tu che non farai mai schifo come credi. Nell'altra prova sei stata grandiosa, una delle migliori. Hai una capacità di autodifesa e attacco incredibili>> provò ad incoraggiarmi ma ormai non avevo più la forza neanche di sputarmi in faccia.

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora