CAPITOLO 13.

401 13 3
                                    

New York, 15 ottobre 2018.

Blanca's pov:

<<Carol...>> pronunciai sottovoce non appena rispose alla chiamata.

<<Blanca, dove sei?>> mi chiese.

<<Mi sa che ho fatto qualcosa che potrebbe definirsi una cazzata>> continuai con un pizzico di paura nelle mie parole.

<<Cos'è successo?>>

<<Vieni qui, per favore?>> le domandai poi.

<<Dove?>>

<<Al Green Park>> risposi.

<<Che ci fai lì?>> chiese confusa.

<<Muoviti>> terminai prima di staccare la chiamata.

***

E così rimasi lì da sola.

Io, il forte vento di una sera di metà ottobre e una persona priva di sensi stesa ai miei piedi.
Dopo circa 25 minuti vidi arrivare Carol accompagnata da Alejandro, affannati.

<<Blanca è tutto ok, va bene>> disse Ale sedendosi accanto a me sulla panchina del parco, cercando di tranquillizzarmi e afferrando le mie mani fra le sue.

<<No... A dir la verità nulla è ok>> confessai fissando il vuoto e distaccandomi da lui.

<<Ora spiega cos'è successo>> continuò Carol.

<<Prima dovete aiutarmi a portarlo da qualche parte lontano da qui>> esclamai accovacciandomi accanto al corpo e appoggiando l'indice e il medio sulla parte interna del suo collo per controllare se il battito ci fosse ancora.

<<Chiamo Theo e gli dico di raggiungerci>> affermò Alejandro.

<<Blanca, stai bene?>> mi chiese la rossa stringendomi la vita da dietro.

<<Non lo so...>> risposi intrecciando le mie mani fra le sue e ritornando a guardare Tyler steso a terra, mentre la paura mi scorreva nelle vene.

La paura.

La paura è uno stato d'animo, o un'emozione?

È quella stretta improvvisa allo stomaco, quel groppo in gola, quel dolore che ti leva il fiato, dolore scaturito da un momento o da un pensiero che non lascia scampo a ciò che di bello c'è nel mondo.

Sapete che la paura ha anche un suo rumore?

È il tintinnio di chiavi vecchie che cercano di aprire serrature nuove... E viceversa.
Il suono ossessivo di un orologio che fa tic tac, tic tac e lo vorresti far smettere ma come si fa?
Questa è la paura e a volte non si deve aver paura se non della paura.

*7 giorni prima...*


New York, 9 ottobre 2018.

<<Quindi stavamo dicendo che...>> Dailly venne interrotto dall'arrivo della signora Timberlake.

<<Mi scusi per il disturbo professore, il preside vorrebbe parlare con la signorina Hermuso>> disse la donna.

<<Che hai fatto ora?>> mi chiese il professore.

<<Ah bho>> continuai facendo spallucce e alzandomi per dirigermi verso la segretaria.

*In presidenza...*

𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒚 𝟏.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora