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Quella mattina era iniziata molto male. Con Ana era tutto a posto: si erano scusate a vicenda per la discussione della sera prima ma Madison desiderava ancora che lei facesse quello che le aveva ordinato la sera prima e poi si erano scambiate un lungo abbraccio. Rick era entrato nella stanza e l'aveva abbracciata sussurrandole ancora tanti auguri e lasciandole un tenero bacio sulla fronte.

Si era svegliata con un forte mal di testa e si era fatta una doccia per svegliarsi dalla sbornia ma non c'era stato nulla da fare. Non vedeva l'ora di prendere un caffè in aeroporto per conciliare i suoi sensi. Si era legata i capelli in uno chignon come le aveva insegnato Kendall, occhiali da sole, maglietta corta e pantaloni leggeri con un paio di scarpe da ginnastica. Non aveva voglia di vestirsi con i tacchi o con abiti troppo impegnativi. Si guardò allo specchio e, salutando il suo manager e la sua amica, uscì dalla camera con la sua borsa in mano.

"Maddie." la richiamò Rick facendola girare "questo film avrà un personaggio molto introspettivo, ho letto alcune parti e credo che possano farti rimanere male.... in caso ti servisse parlare o altro, chiama" le sorrise teneramente l'uomo. Madison ricambiò il sorriso non capendo esattamente di cosa stesse parlando e, annuendo debolmente, uscì dalla camera.

Chiuse la porta dietro di sé e ringraziò che le valigie erano state prese trenta minuti prima dai bodyguard. Era appena uscita dalla stanza quando il bellissimo uomo della porta accanto stava anche lui uscendo. Madison gli lanciò uno sguardo e lo vide fresco come una rosa, al contrario di lei, che era in "modalità offline" con occhiali da sole e mascherina sul volto.

"Ehi" sussurrò lei appoggiandosi al muro, sistemandosi gli occhiali e abbassando la mascherina. Lui si voltò e le sorrise: non si era accorto di lei perché era impegnato a ripetersi nella sua mente se avesse preso tutte le cose necessarie per il viaggio.

"Ehi. Come va l'hangover?" domandò il ragazzo incrociando le braccia davanti a lui e lanciandole uno sguardo curioso.

"Mh. Non ho ancora bevuto il mio caffè. Non so bene articolare ancora un discorso. Tu invece? Ti vedo fresco come una rosa. Piaciuta la serata?"

"Si bè io reggo abbastanza bene l'alcol. La prossima volta però ricordati che tutti quegli shots su quel corpo" e il ragazzo indicò la mora davanti a lui "fanno un certo effetto. Su questo invece di meno" e indicò se stesso. Madison non si ricordava nemmeno di aver bevuto tanti shots. Solo un assaggio di gin con RDJ.

"Quali shots?" sussurrò lei cercando di ricordarsi. Sentiva la testa pulsare ancora di più e perciò cercò nello sguardo di Sebastian delle risposte che però non arrivarono subito.

"Intendi quelli prima o dopo che mi hai chiamato daddy?" lui fece passare la lingua sulle labbra e Madison vide un leggero luccichio negli occhi. La ragazza abbassò lo sguardo e si mise le mani in faccia. Aveva il volto coperto dagli occhiali da sole che fortunatamente nascondevano gli occhi rossi e sbarrati. Sentiva però le sue guance andare a fuoco e non potè controllarlo.

"No ti prego. Io..." cercò di parlare ma Stan la interruppe con una risata simpatica. Lui la stava guardando e la trovava tenera: la sua reazione era stata inaspettata.

"Non c'è niente di cui preoccuparsi. Ora devo andare, ho un aereo di linea alle 8." sorrise lui avvicinandosi a lei e abbracciandola. Lei si accoccolò tra le sue braccia e lui le diede un bacio tra i capelli.

"Io ho il jet, parto alle 9. Ti avrei dato volentieri un passaggio fossi tornata a casa in America" rispose lei tristemente allontanandosi di poco per guardare verso l'alto e incontrare i suoi occhi azzurri.

"Non preoccuparti bambola. Ci vedremo presto, ne sono sicuro" le sorrise lui e, facendole un occhiolino, salì in ascensore mettendosi la mascherina.

Madison era giunta in aeroporto in anticipo e sotto i flash dei fotografi. Non erano mancate le domande su Pete e su come fosse finita la loro relazione. La modella ringraziava occhiali da sole e mascherina che le coprivano il viso stanco. Sapeva che la sera prima, se non avesse bevuto, si sarebbe addormentata piangendo l'anima. Era così: Madison aveva paura ad affezionarsi alle persone perché non si fidava e temeva costantemente qualche presa in giro da parte loro. Con Pete si era aperta, si era confidata e in quel momento lui l'aveva pugnalata. Nonostante il rapporto non andasse molto bene per la mancanza di spazi, Madison provava forte emozioni con lui e stava bene.

Monday | sebastian stanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora