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"Dov'è Corinne?" Madison alzò la voce di qualche ottava. Era entrata nello studio con il suo cappuccino freddo ma della simpatica dottoressa non c'era traccia. Quella giornata sembrava essere iniziata bene. Era mercoledì 10 agosto e non vedeva l'ora di partire per LA con Chace per poter passare un fine settimana con lui. Quella settimana era andata alla grande, nonostante fosse stata ultra-devastante. Lei e Tom lavoravano bene insieme ed erano arrivati a metà della serie; gli stunt con Michael andavano bene e presto avrebbe potuto recitare insieme a Scarlett e Florence.

"Non vuole più essere la sua psicologa" un'altra donna dai capelli rossi, seduta sulla poltrona che occupava solitamente la Richards, la guardò sorridendo.

"Non voglio parlare con lei, io voglio parlare con Corinne" Madison sbarrò gli occhi e alzò le mani al cielo.

"Grazie Emily per il tuo aiuto. Allora sei pronta a parlare con me" la dottoressa comparve alle spalle della modella, che si voltò con le fiamme negli occhi.

"Lei è proprio... ma veramente una..." le unghie curate della ragazza si ficcarono nel palmo della sua mano, lasciando il segno della sua forza.

"Stratagemma" sorrise la donna, salutando l'altra dottoressa che si alzò dalla poltrona ed uscì dalla stanza. Corinne si sedette comodamente e prese il suo blocco note. Indicò poi la poltrona davanti a lei mormorando un "prego".

"Allora come stanno andando le pastiglie?" domandò la donna, facendosi uno chignon improvvisato con il suo mollettone nero.

"Direi che va tutto molto meglio. Dormo più tranquilla e riposata e riesco ad essere carica per il lavoro e la palestra. Con Tom va tutto bene. Mi trovo molto bene con lui ed è davvero un ragazzo stupendo. Con Cha-" la ragazza si bloccò perché si accorse che stava divagando su altri argomenti.

"Perché ti sei fermata?" sorrise lievemente la dottoressa. Una volta datole il 'la', Madison iniziava subito a raccontare senza filtri ed era quello che Corinne sperava di ottenere in ogni seduta.
"Lei non mi ha chiesto niente di Tom" si rese conto la ragazza, tirandosi indietro con la schiena e irrigidendosi contro lo schienale.

"Ma tu hai iniziato a parlare quindi continua pure senza interruzioni" con un movimento della mano incoraggiò la ragazza a continuare
"Con Chace va bene. Però non penso di voler investire il mio tempo nella creazione di una relazione. Mi piace, è un bravo ragazzo ma non è Sebastian. Faremo un fine settimana a LA e poi vedremo" alzò le spalle, guardando fuori dalla finestra. La terapeuta se ne accorse e cercò lo sguardo della paziente davanti a lei
"Come mai LA?" corrucciò le sopracciglia la più grande.

"Ho un appuntamento di lavoro e poi sono stata invitata al suo compleanno" si morse il labbro la Evans.

"Di chi?"
"Di Sebastian" un sospirò siano uscì dalla bocca di Madison.
"Ah, quindi vi siete sentiti?" la risposta della ragazza non tardò ad arrivare, preceduta da un'energica scossa di testa.
"No, mi ha invitato la sua attuale ragazza" a Mad faceva male dire così. Abbassò lo sguardo sulle sue mani giocherellando con gli anelli e i bracciali che aveva al polso. Sebastian l'aveva mollata per il contratto che aveva firmato per il suo PR stunt; ma come aveva fatto in così poco tempo ad andare avanti? Una parte di lei credeva che lui non avrebbe mai potuto farlo, che quella ragazza fosse soltanto una specie di ripiego per non pensare a Maddie. Non la infastidiva il fatto che lei potesse averlo fisicamente ma, se ci rifletteva, moriva dentro nel pensare che lei potesse avere il suo cuore, e ricevere quegli sguardi e quegli abbracci che fino a qualche settimana prima lui regalava a lei. E se per un attimo aveva la speranza che lui ci tenesse ancora a lei, le sue certezze venivano completamente rase al suolo con il ricordo della sera del matrimonio di Scarlett, quando lei si era lasciata andare alle carezze di lui, trovando il mattino dopo il letto vuoto e freddo e un post it; non ricevendo nemmeno un misero messaggio. Uno schiocco di dita attirò la ragazza che si era lentamente persa nei suoi pensieri, perdendo coscienza con la realtà. Corinne se n'era accorta ed era rimasta a lungo a fissare la ragazza, che non si era accorta di una lacrima che aveva perso. 
"Quindi sei in contatto con lei?" Richards sorrise leggermente, cercando di incoraggiarla pensando che questo fatto fosse un qualcosa di positivo per Madison, come consapevolezza e accettazione che ormai doveva andare avanti con la sua vita.
"No, è lei che è in contatto con me... mi ha scritto lei, chiedendomi di invitare altri nostri amici stretti. Sembra quasi che io sia un'ossessione per lei. Commenta le mie storie, mi manda le reazioni, qualsiasi cosa"

Monday | sebastian stanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora