27

345 12 2
                                    

"Quanto mi sta sulle palle Lance" commentò Madison mangiando i suoi popcorn. La serata non era andata esattamente come sperava Sebastian ma si era immaginato che tutte quelle battutine e flirt non avrebbero portato a nulla, per il momento. Entrambi temevano che con lo step finale, la situazione sarebbe diventata irreversibile e si sarebbero legati ancora di più, più di quanto già non lo fossero. Madison aveva scelto di vedere The Bronze, mentre Sebastian voleva vedere Scrivimi ancora ma, a carta sasso forbice, aveva vinto Mad.

"E' il fottuto dio della ginnastica. E' Zeus" commentò Sebastian alzando le spalle e le braccia, un po' ostacolato dal corpo di Madison che era accoccolata a lui.

"Tu lo sei, non lui" commentò la ragazza passandogli i pop corn.

"Non ne vuoi più?" chiese il ragazzo prendendo la ciotola di vetro e spostandola sul comodino.

"No, volevo parlare in realtà" rispose Evans, voltandosi verso l'attore di fianco a lei. Seb corrugò le sopracciglia: sentendo il tono serio della mora accanto, si era preoccupato e si era voltato di più verso di lei.

"Che succede?" domandò mordendosi il labbro per il nervosismo e stringendo gli occhi studiando l'espressione della ragazza. Madison si era convinta a raccontargli alcuni dei suoi pensieri, tra cui rendere la loro relazione seria e ufficiale.

"Volevo parlarti di noi" mormorò cercando di guardare tutto tranne che gli occhi di Sebastian. Lui deglutì leggermente, e questa cosa non passò inosservata a Madison che gli lanciò uno sguardo incuriosito. Sebastian sapeva di aver già raggiunto una situazione di non ritorno, ma sapeva anche, in cuor suo, che non voleva stare lontano da lei.

"Io.. partiamo dal fatto che crush o non crush, mi piaci tanto. E so che per ora non potremmo per via del contratto e so che magari può sembrare che tu sia un mio rimpiazzo, però credo che la serenità checprovo con te sua genuina e per me... insomma io......." Mad aveva iniziato a straparlare e non riusciva ad arrivare al succo del discorso. Sebastian le sorrise dolcemente e le prese il viso tra le mani per poi lasciarle un bacio sulle labbra. L'istinto l'aveva spinto a quel gesto.

"E' okay lo so, occhio non vede, contratto non duole" le sorrise il ragazzo per poi tirarla più stretta a lui. Sebastian emise un sospiro cercando di non pensare invece al contratto dei manager che lui stesso aveva firmato, promettendo che non si sarebbe mai innamorato della ragazza e che non l'avrebbe fatta innamorare di lui.

"Questo vuol dire?" l'attrice alzò lo sguardo confusa verso Stan che la stava già guardando dall'alto.

"No impegno, vediamo come vanno le cose insomma." Sebastian non sapeva quello che stava facendo, ma sapeva che era quello che voleva. Stava bene con lei e per una volta mise da parte le sue paranoie; dall'altro lato, Madison era felice, ma nel suo profondo aveva paura di rovinare tutto prendendosi troppo del ragazzo.

"No inpegno okay" mormorò soltanto Maddie un po' sconsolata e chiudendo leggermente gli occhi, si beò del calore del ragazzo.

"Mi piaci da impazzire ma meglio così" le lasciò un bacio tra i capelli e continuarono a guardare il film abbracciati.

Il giorno dopo Madison si era svegliata con una consapevolezza diversa e sembrava quasi contenta di andare dalla Richards con il suo caffè ghiacciato che Sebastian le aveva portato quella mattina in camera.

Entrò nella stanza con un sorriso a 32 denti e si sedette sulla poltroncina, di fronte a quella di Corinne Richards, già in postazione con un blocco note e una penna.

"Buongiorno" le sorrise Mad appoggiandosi allo schienale della poltrona. Subito la donna dai capelli scuri iniziò a scrivere su quel "maledetto blocco", come lo chiamava la Evans.

Monday | sebastian stanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora