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Ad attenderla c'erano già tutti i tecnici, il regista e Leila sorridente come sempre. Ricambiò il sorriso di tutti e si mise nella sua posizione davanti a Sebastian, che quasi evitava lo sguardo di lei. L'ultima scena era quella del litigio fra Chloe e Mickey: era una scena bonus che magari non sarebbe comparsa nel film ma che per Madison sarebbe stata utile per sfogare un po' di rabbia.

"3, 2, 1..... azione" disse Argyrys seduto dalla sua poltroncina di tela da dietro le telecamere.

"Sei uno schifoso bugiardo!" gridò Chloe prendendo un vaso dal tavolo di scena e lanciandolo per terra vicino a Mickey. L'attore sbarrò gli occhi sconcertato e spaventato e a quel punto Madison pensò che probabilmente non avrebbe dovuto lanciargli quell'oggetto: non si ricordava nemmeno che cosa dovesse fare esattamente, ma sapeva di voler lanciare qualsiasi cosa le capitasse a tiro contro Sebastian, soprattutto dopo quello che era successo il giorno prima. La tristezza si stava trasformando velocemente in rabbia e le lacrime sgorgavano dagli occhi della ragazza come una diga aperta.

"Chloe, parliamone davvero" alzò la voce Mickey. Sebastian era davanti a lei con solo un paio di boxer e il fisico tonico in bella mostra. Madison sentì le farfalle ovunque solo ad incrociare gli occhi dell'attore, ma continuava anche a ripensare alle parole che lui le aveva detto: "sono solo passati 2 mesi". Quella frase continuava a rimbombarle in testa. Come se 2 mesi non valessero niente. Passare tutti i giorni insieme per 2 mesi h24 non significava nulla per lui.

"Mi hai abbandonato in una prigione! Sono stata sola per 3 giorni quando tu eri qui tranquillo! Io non... non possiamo andare avanti così. Tu mi fai male, e io sono qui che te lo lascio fare. Sono stanca di te" disse lei mentre le lacrime rigavano le guance. Chloe prese la sua giacca dalla sedia e andò convinta verso la porta di scena. Nel giro di due secondi Sebastian l'aveva presa sotto il braccio e l'aveva sbattuta contro il muro. Lei lo guardò con le lacrime negli occhi e le guance arrossate. Non stava recitando in quel momento. Lui teneva gli avambracci contro la parete dietro di lei e le stava tenendo ferme le mani in alto per bloccarle ogni movimento.

"Ti prego" sussurrò lui "ho bisogno di te" le disse con espressione insofferente. Il copione riportava che si sarebbero dovuti baciare, e anche con passione. Chloe lo guardò negli occhi per un tempo che sembrò infinito e dopo abbassò gli occhi sulle sue labbra. La mora fece un leggero sospiro e unì le labbra insieme a quelle del ragazzo.

Lui la prese per il sedere da sotto il vestito che indossava e la alzò in braccio baciandola con foga. Lei aveva spostato le mani sulle sue guance. Venne appoggiata con delicatezza sul tavolo di scena mentre Mickey le baciava il collo. Se non fosse stata tremendamente arrabbiata e ferita da lui, avrebbe sicuramente goduto di quel momento.
"Ti amo" le sussurrò lui in un caldo abbraccio. Lui appoggiò la fronte sulla spalla di lei, e le sussurrò un leggero "ti amo davvero", un ti amo in più che non era compreso nel copione. Quelle parole dette in quel contesto furono la pugnalata definitiva per Madison. Alcune lacrime uscirono dagli occhi di entrambi gli attori. Per Madison fu una dura prova proseguire con la battuta successiva, cercando di soffocare un singhiozzo.

"Ti amo anche io" rispose lei mettendo le braccia intorno a lui e appoggiando la testa sul suo petto.

"Stop! Perfetta. Adorata. Come ti è venuta in mente la parte del vaso? Sei stata geniale Maddie! Hai incarnato completamente il personaggio" gridò il regista complimentandosi con la ragazza. Sebastian si staccò da lei, tenendo ancora le mani sulle sue cosce. Lei con una mano si asciugò la guancia bagnata dove le erano scese mille lacrime; poi saltò giù dal tavolo scontrandosi con l'attore che la guardava rattristito.

"Non so. Potremmo rifarla però, magari la prossima volta posso mirare meglio e colpirlo da qualche altra parte" disse lei sarcasticamente lanciando uno sguardo a Sebastian e allontanandosi da lui, sentendo non solo le guance rosse ma anche la pelle bagnata dalle lacrime salate.

Monday | sebastian stanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora