"Ti chiedo di amarla come si ama un lunedì quando la tua vita è la migliore che tu possa avere ed ogni giorno è un giorno speciale da vivere di fianco alla persona che si ama."
disclaimer:
ispirato al film "Monday" con alcuni cambiamenti
NB: questa...
La cattedrale della città italiana era maestosa e si stagliava al centro della piazza. Nonostante avessero deciso di fare una cerimonia con pochi intimi, erano usciti tutto tranne che pochi invitati. Madison era a bordo della macchina con accanto il suo papà che tratteneva le lacrime sotto gli occhiali scuri che presto si tolse. L'auto dai vetri oscurati si fermò fuori dalla Chiesa e prima che la sposa potesse scendere, degli addetti alla sicurezza misero dei grandi teloni stesi su delle strutture verticali intorno all'auto, per evitare che i flash dei fotografi potessero immortalare l'abito da sposa prima che il futuro marito lo vedesse addosso a lei. Scese dall'auto con l'aiuto di una guardia e venne condotta all'interno dell'anticamera della cattedrale, seguita da Mike dietro cui si chiusero le porte. Due addetti attendevano un segnale da parte di Madison che era in tensione.
Aveva un trucco leggero ma che rendeva la pelle abbronzata ancora più radiosa, le ciglia lunghe erano state incurvate dalla laminazione e tinte per renderle più scure facendole valorizzare gli occhi. Al collo portava una collana interamente fatta di diamanti, così come all'anulare della mano sinistra portava l'anello di fidanzamento. Il vestito era attillato, che sembrava esserle stato cucito addosso ed interamente in pizzo comprendo tutto il corpo. Un lungo strascico accompagnava l'abito con un velo della stella lunghezza che era stato posto sulla sua testa, che cadeva più corto davanti e lungo dietro. Le mani stringevano un piccolo bouquet di calle bianche.
L'abito aveva una scollatura da spalla a spalla, schiacciando leggermente come un bustino il seno ma senza risultare volgare. Madison non era mai stata più bella che in quel momento.
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"Come alle prove" mormorò la ragazza vedendo che il padre era più in ansia di lei.
"Potete far iniziare" annuì la sposa ai due addetti che le sorrisero e aprirono le grandi porte di ingresso alla navata.
Non appena le porte si aprirono, la piccola orchestra partì a suonare "Young and beautiful" di Lana Del Rey. Tutti gli invitati si alzarono dalle panche di legno voltandosi verso l'ingresso. La navata aveva un lungo tappeto chiaro che terminava all'altare e molteplici fiori addobbavano ogni fila con bellissimi bouquet bianchi.
"Sono in ansia" mormorò Mike prendendola sottobraccio e iniziando a camminare lentamente.
"Tu?" domandò sarcastica la mora che sentiva immensamente caldo e le farfalle nello stomaco a vedere Ana all'altare ad aspettarla e lo sposo al suo fianco.
"Se ti faccio fare una brutta figura?" proseguì bisbigliando superando le prime file.
"Non potresti mai, respira e stai tranquillo" consolò il padre ma sotto sotto stava consolando anche se stessa per l'ansia che stava provando.
Madison non staccava gli occhi di dosso dall'uomo all'altare che sembrava stesse piangendo, toccandosi continuamente gli occhi chiari. La modella sorrise e in poco tempo, senza nemmeno accorgersi, arrivarono all'altare e Mike si avvicinò allo sposo, prendendo la sua mano e unendola a quella di Madison che stava ancora stringendo lui.