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Madison e Sebastian avevano passato un intero pomeriggio a ridere, a scherzare e a conoscersi meglio. Da poco erano rientrati in albergo e si stavano rispettivamente preparando per la sera. Entrambi avevano acconsentito ad una cena nell'appartamento di lui, per via dei palloncini che ancora occupavano la camera di lei. Madison si stava sistemando i capelli che aveva fatto asciugare in due trecce per poi snodarli e lasciarli cadere morbidi sulla schiena in lunghe onde. Aveva poi deciso di mettere un vestito bianco con le maniche a sbuffo, la scollatura squadrata e la gonna che cadeva morbida lungo i fianchi; ai piedi invece un paio di sandali con un po' di tacco. Si stava truccando leggermente e sorrideva continuamente allo specchio.

Sorrideva anche Sebastian in quel momento, che si stava infilando una t-shirt scura e un paio di pantaloni chiari. Aveva organizzato la serata per festeggiare Madison. Aveva scritto anche a Chris per farsi consigliare sui gusti di lei e il biondo non aveva esitato un secondo a scrivergli uno di quei messaggi da "tieni le mani a posto. Si è appena lasciata. Non ferirla". Aveva apparecchiato all'esterno: non aveva detto a Madison che aveva avuto la fortuna di avere un appartamento più piccolo di quello di lei ma con un terrazzino che dava sul mare: Madison, infatti, gli aveva rivelato in spiaggia che il mare le dava un senso di calma e tranquillità, quindi, aveva preparato apposta fuori per lei. Aveva apparecchiato per due sul tavolo rotondo, con una candela al centro per fare luce.

Sebastian era impaziente e continuava a muoversi irrequieto, fin quando non sentì un leggero bussare alla porta. Corse ad aprire e con un sospiro mise la mano sulla maniglia e tirò. Una Madison sorridente era davanti a lui.

"Ciao bambola" le sorrise lui. Lei ricambiò arrossendo leggermente e si avvicinò per lasciargli un bacio sulla guancia e abbracciarlo. Si alzò leggermente sulle punte e gli sconvolse i capelli.

"Ciao Sebby. Grazie ancora" si staccò da lui ed entrò nell'appartamento.

"Premetto che non sono un gran cuoco ma mi sono impegnato senza chiedere aiuto a nessuno!" disse il ragazzo grattandosi la nuca.

"Che tesoro! E' già tanto quello che hai fatto" rispose teneramente lei mentre lui l'accompagnava fuori sul terrazzo. "Oddio" sbarrò gli occhi e si mise una mano sulla bocca per la sorpresa.

"Ho pensato che potesse piacerti qui dato che il mare ti tranquillizza, e anche perché... insomma... ci siamo incontrati sul terrazzino del Plaza quindi.." l'attore si mosse i capelli e gesticolò nervoso. La mora si voltò verso di lui e prese le sue mani tra le sue. Lui incrociò lo sguardo di lei e tacque.

"E' tutto bellissimo. Nessuno ha mai fatto nulla di simile per me. Grazie davvero" strinse le mani di lui e si avvicinò in un abbraccio. Madison non voleva ammetterlo a se stessa ma stava tremendamente bene con lui, si sentiva al sicuro e si sentiva protetta. Era ancora bloccata con la storia di Pete, era ferita, aveva il cuore spezzato ma sapeva che l'amicizia e l'affetto di Sebastian avrebbero potuto curarlo pian piano, così come il tempo e la distanza da Pete e da tutte le cose che le ricordavano l'ex fidanzato.

Seb l'accolse fra le sue braccia e le lasciò un bacio tra i capelli. Poi si staccò e la invitò a sedersi, tornando in casa e portando a tavola due piatti con della pasta con il pesce. Una bottiglia di vino era già sul tavolo, dentro un secchio pieno di ghiaccio.

"Wow, sembra davvero delizioso" la ragazza guardò il piatto che Stan le mise davanti.

"Spero che sia così." rispose lui versando nei calici del vino fresco. Alzò poi il bicchiere per brindare insieme. "Auguri bambola. Ai tuoi 26 anni. Un altro anno più vecchia" e fecero cin cin insieme.

"Parla quello giovane né" bevve un sorso di vino bianco mentre Sebastian la guardava sorridente.

"Bambola, vedremo quando inizieranno le riprese" l'occhiolino del ragazzo la fece arrossire e sorridere in imbarazzo.

Monday | sebastian stanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora