Dylan's PovAvevo ricevuto da poco la notizia che ci saremmo trasferiti a Los Angeles. Ero felice dopo tanto tempo.
Volevo avvisare subito Mary ma ci ripensai decidendo di non dirle niente per farle una sorpresa.
Mi ero già informato su che scuola frequentasse così da essere in classe con lei.
Passai la settimana prima di partire tra preparativi e documenti per cambiare scuola.
Avrei dovuto anche inscatolare tutta la mia roba per il trasloco.Da poco c'era stato il mio compleanno e i miei mi avevano regalato una macchina.
Aggiustarono la vecchia auto di mio padre Alexander ma mi andava più che bene.
Era una jepp celeste e anche se non era perfetta come un'auto nuova mi piaceva molto.Già immaginavo che sarei potuto passare a prenderla da casa con la jeep e andare a scuola insieme o anche uscire con lei.
Era perfetta per la nuova vita li.______________________________________
Mary's Pov
(Riferimenti a uso di droghe)
Erano le 7:00 del mattino del 7 settembre.
Quello era il primo giorno di scuola del quarto anno.
Già pensavo alla rottura di scatole dei professori e delle facce di cazzo che avrei dovuto vedere ogni giorno.A scuola c'erano due fazioni di persone, quelle che si avvicinavano a me perché ero figlia del vocalist e quelle che mi evitavano perche pensavano che, solo perché ero figlia di una star, ero privilegiata.
Tutta una cazzata.
Era tutto il contrario.
Ero sempre in mezzo ai casini e ho rischiato più volte di perdere l'anno.*Mi alzai e dopo aver fatto una doccia mi vestii, legai i capelli nel mio solito chignon spettinato e misi gli occhiali da sole.
Scesi giù in cucina andando a salutare mio padre che era già a tavola a fare colazione con la strega.*Xavier: <buongiorno principessa>
Mary: <buongiorno papà>
*Diedi un bacio a mio padre e presi una tazza di caffe*
Catrina: < ragazzina maleducata, devi dare il buongiorno anche a me>
Mary: <oh sì certo, giorno>
*Dissi scocciata guardandola male.
Presi lo zaino ed uscii per andare a scuola.*Uscita di casa mi trovai Ery e Denny che mi aspettavano.
Andavamo sempre a scuola insieme. Eravamo nella stessa classe dal primo anno tranne per qualche materia che non avevamo in comune.Salutai Ery con una spinta sul braccio e diedi un bacio a Denny.
Ery:< Pronti a imprecare anche quest'anno?>
Mary:< giuro che se qualcuno si avvicina a me oggi salta in aria>
Denny: < vi siete alzate col piede giusto tutte e due vedo!>
*Ci prese in giro.*
Arrivammo a scuola e già a vedere tutti quei ragazzini schizzati del primo anno mi fece venire gli istinti omicidi.
Andammo verso gli armadietti a lasciare i libri che non servivano per la prima lezione e ci separammo visto che loro avevano una lezione diversa dalla mia a prima ora.
Entrai in classe e andai a sedermi in fondo vicino la finestra, come sempre.
Mi accasciai sul banco perché avevo ancora sonno, finché non sentii la voce del professore dire...Prof: < buongiorno ragazzi. Lui è un nuovo studente che si è appena trasferito.
Si chiama Dylan Bouchard.>Non appena sentii pronunciare quel nome quasi mi strozzo con la gomma che stavo masticando.
Alzai la testa e lo vidi.
Proprio quel Dylan; che si avvicinava a me sedendosi al banco accanto al mio.Alzai gli occhi al cielo imprecando.
Mary: <ma che diamine, è un incubo>
La lezione iniziò fortunatamente, così almeno per un po' non dovevo parlare con lui.
Ogni tanto mi giravo verso di lui e vedevo che cercava di comunicare con me, io ovviamente lo ignoravo.
Ero arrabbiata con lui perche era sparito nel nulla senza farsi più sentire, così di botto senza spiegazioni.
Non poteva piombare li e stravolgermi di nuovo tutto.
Finita la lezione, mentre uscivo dall'aula, mi fermò e mi disse tutto contento...
Dyl: beh!? Piaciuta la sorpresa?>
Mary: <sorpresa un cazzo, che ci fai qui?>
Dyl: <ci siamo trasferiti per mio padre.
Lo hanno trasferito per il lavoro e fortuna ha voluto che venissimo proprio qui.
Non mi sono fatto sentire tutta la settimana perché volevo farti una sorpresa.>Mary: < sei un coglione Dylan>
*Mi girai e me ne andai scazzata*
Era stato davvero così coglione da essere sparito per quel motivo?
Non ci volevo credere.
Poteva dirmi come stavano le cose e non sparire, ero stata una merda per niente?
Ormai non contava più.
Il fatto che ora era li non cambiava le cose.*Uscii e andai verso Denny.
Come mi vide mi prese e mi baciò davanti a tutti.
Non gli importava che ci vedessero, anzi a volte lo faceva a posta così da far capire a tutti che era con lui che stavo e non dovevano provarci.*Vidi con la coda dell'occhio Dylan in lontananza che aveva visto tutta la scena.
Feci finta di niente e andai in classe con Denny.
Le altre ore erano in comune sia con lui che con Ery... e per mia sfortuna anche con Dylan.*Non vedevo l'ora che quella giornata finisse.
Non sopportavo più lo sguardo di Dylan su di me, ne Denny che mi chiedeva sempre cosa avessi visto che ero più scazzata del solito*Volevo solo uscire da la dentro, prendere l'erba che avevo nell'armadietto e andare nel boschetto vicino casa a fumare.
Avevo bisogno di rilassarmi e fumare mi aiutava a non pensare allo schifo che mi circondava di solito.Finite le lezioni dissi a Denny che non sarei tornata a casa e lo salutai nel parcheggio della scuola.
Notai Dylan che cercava di chiamarmi o di avvicinarsi ma feci in tempo a trascinare Ery con me per andare al boschetto.***
Ery: < ok ma prima passiamo al Mc a prendere da mangiare che ho fame e a te anche dopo verrà fame.
Non ti sopporto quando ti lamenti quindi prendiamo prima il cibo.>Mary: < io non mi lamento imbecille.>
Ery: < si certo come no.>
Arrivammo al boschetto dove c'era una piccola struttura abbandonata all'aperto con delle scale in legno e un piccolo porticato.
Ci sedemmo per terra e fumando e mangiando passammo il pomeriggio, senza pensare a niente.Ery: <torniamo a casa che è tardi.
E comunque non possiamo più fumare così tanto o ci troveranno collassate qua qualche giorno di questi.>Mary: < non succederà fidati, almeno questa è tutta naturale, è sempre meglio di quella merda di sigarette che fumiamo che prendiamo allo store>
Ci incamminammo per poi separarci per tornare ogniuna a casa propria.
Continua...
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Wide Eyed
RomanceTratto dal prologo: Dylan:《 Dovrei chiamarla...?》 Alexandre:《 Dipende.》 * Dipende? Da cosa esattamente? Schiudo le labbra e sollevo gli occhi verso mio padre mentre l'uomo si accomoda accanto a me.* Alexandre:《 Vuoi chiamarla per un tuo desiderio o...