capitolo 36

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(Riferimenti a uso di droghe)

Un mese dopo

Autrice Pov

Dopo che Mary aveva lasciato Dylan, aveva smesso di andare a scuola.
A breve ci sarebbero state le vacanze di natale, e non parlava quasi più con nessuno.

Si era chiusa in se stessa.
Con Ery si vedeva solo ogni tanto quando quest'ultima riusciva a trovarla nel solito pub a bere.

Non era quasi mai a casa.

Non mangiava quasi più.
Beveva ogni giorno e aveva iniziato a mischiare insieme all'alcol e la marijuana anche degli anti depressivi.
Ogni giorno assumeva un cocktail di sostanze che non la rendevano più lucida.

A vederla sembrava un altra persona.
La notte la passava da un locale all'altro, la mattina dormiva e il pomeriggio cercava di tenere il padre in piedi.

Anche Xavier dopo tutti i problemi causati da Katrina aveva ripreso con le droghe.
Aveva ripreso a farsi di cocaina ogni giorno.

Mary cercava di aiutarlo ma anche lei non era più lei quindi risolveva poco e niente.

A vederli tutti e due sembravano una famiglia in declino.

Dylan i primi giorni aveva continuato a cercarla, a seguirla, ma non era mai riuscito a comunicare con lei.

Si era rassegnato al fatto che lei non lo voleva più.

Anche lui era diventato più solitario. Si vedeva con Tyler qualche volta a settimana per gli allenamenti.
Aveva deciso di continuare con quelli.
Forse pensava lo avessero aiutato a sfogarsi e anche, inconsciamente a sentirla ancora un po' vicina.

Margot ne aveva approfittato ad avvicinarsi di più a Dylan.
Lui dal suo canto aveva iniziato a passare più tempo con lei.

Voleva vedere se riusciva a dimenticare Mary.

Ovviamente non ci riuscì.
Si ritrovava sempre a pensarla.
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23 dicembre
Ore 15:30

_Camera di Mary_

Ery aveva trovato l'amica a casa in uno dei pochi momenti in cui era più o meno lucida.

Ery:<non puoi continuare così>

Mary:<perché no?
Io sto benissimo così>

Ery:<è un mese che va avanti questa storia.
Non stai mangiando, i vestiti ti stanno tutti larghi.
E in più non puoi continuare ad assumere questa merda ogni giorno>

Mary:<quella merda come dici tu mi fa stare bene>

Ery:<stare bene vuol dire non voler affrontare la situazione?
Svegliati prima che finisca male>

Mary:<ho tutto sotto controllo>

Ery:<non credo proprio.
Sai che domani è la vigilia di Natale? O hai dimenticato anche questo!?.
Hai perso la cognizione del tempo e dello spazio.>

Mary;<Lo so bene che giorno è domani.
Più tosto tu vieni con noi come ogni anno?>

Ery:< ah allora ti ricordi che esisto? Vengo solo per tenerti d'occhio imbecille>

Ogni anno il giorno della vigilia di Natale si teneva un grande concerto nello stadio della città e Xavier era l'ospite principale.

Quell'anno avrebbe partecipato anche un gruppo rock italiano, era formato da 4 ragazzi molto giovani che in poco tempo avevano avuto un successo strepitoso.

Mary non mancava mai accompagnata dalla sua migliore amica.
Era una tradizione che avevano fin da piccole.
Andare al concerto insieme, dietro le quinte, e poi film di Natale a casa di Ery accanto al camino, accompagnate da schifezze da mangiare.

Ery:< hai qualcosa da metterti almeno?
Visto che ti sta tutto largo ormai>

Mary:<non ci avevo pensato>

Ery:<ma non mi dire.
Allora qua ci vuole un restauro completo.
Prima ti vado a preparare qualcosa da bere per ripulirti dai residui di quella merda che assumi da un mese e poi andiamo a comprare qualcosa di nuovo per il concerto>

Mary:< Ma posso anche mettere un jeans e una maglietta>

Ery <forse non mi hai sentita.
Ti serve un vestito, non quei due stracci che ti sei ridotta ad indossare in questi giorni.
Non puoi presentarti in quello stato.>

Mary:<e va bene andiamo>

Ery chiamò un taxi che le andò a prendere da casa e andarono in un negozio a provare dei vestiti.

Dopo aver trovato dei vestiti decisero di fermarsi a bere un caffè nella solita caffetteria.
Si sedettero e non appena finirono di ordinare, Mary si voltò e vide a due tavolini più avanti, Dylan e Margot.

Non lo aveva più visto da un mese.
Entrò nel panico.

Mary:<merda! Dobbiamo andarcene. Subito>

Ery: <ma se abbiamo appena ordinato>

Mary:<non me ne fotte niente, muoviti e alzati>

Ery si voltò e vide anche lei quello che aveva visto mary.
Così la seguì fuori dal locale.

Dylan appena la vide si alzò istintivamente in piedi e la seguì fino all'uscita chiamandola.
Ma lei non si voltò e iniziò a velocizzare il passo.
Lo bloccò Ery dicendogli che non era il caso di parlarle.

Le due ragazze se ne andarono e Mary iniziò a svalvolare del tutto.

Mary:<adesso sta con quella troia vedo.
Fortuna che mi amava.>

Ery:<non è come sembra e lo sai.
Sta solo provando ad andare avanti.
E dovresti farlo anche tu invece che distruggerti ogni sera.>

Mary:<non la sopporto quella stronza, vorrei ucciderla con le mie stesse mani>

Ery:< finché gli avvocati e il giudice saranno corrotti purtroppo non possiamo farci niente>

Mary:< andiamo a casa prima che faccio altri danni in giro>

Arrivarono a casa di Mary ed entrando la rossa chiamò il padre.

Mary:<papà sono a casa>

Lo richiamò più volte ma non ricevette nessuna risposta.

Cercò in tutta casa e lo trovò in camera da letto.
Completamente tremolante con una siringa puntata nel braccio e la bocca sporca di sangue.

Continua...

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