capitolo 46

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Mary's Pov

Il giorno dopo la spiaggia, mi chiamò Damien per sapere come stessi.

Lo invitai a prendere un caffe in caffetteria così da raccontargli le nuove cose successe e che ero tornata con Dylan.

Ci incontrammo davanti la caffetteria e come lo vidi gli corsi incontro abbracciandolo.

Damien:<piccola mi sei mancata in questi giorni>

Mary:<anche tu, come stai?
Ho tante novità da raccontarti>

Damien:< io sto bene.
Entriamo, mi racconterai tutto davanti un caffè caldo>

*Entrammo dentro e ci sedemmo al tavolino.
Ordinammo e nell'attesa gli raccontai di papà e di Dylan*

Damien:<sono felice per te piccola, si vede che sei finalmente felice.
Hai gli occhi che brillano di una luce nuova>

Mary:<grazie per essermi stato vicino. Vorrei farti conoscere Dylan, andreste sicuramente d'accordo.>

Damien:<dovremmo rimandare per un altra volta piccola.
Domani parto, ritorno in Italia e resterò li per molto tempo>

Mary:<nooo, mi mancherai tantissimo, promettimi che mi verrai a trovare però>

Damien:<lo farò.
Anche tu quando vuoi puoi venire a trovarmi, ovviamente anche con Dylan e i tuoi amici.>

Mary:<verremo senz'altro tesoro>

Ci abbracciammo e ci salutammo.

Tornai verso casa e incontrai Dylan sul vialetto, che stava venendo da me.

Mi avvicinai e gli diedi un bacio per salutarlo.

Dylan:<ehi dove sei stata tesoro?>

Mary:<sono stata in caffetteria con Damien>

Dylan:<mhh.
Non mi piace quello lì>

Mary:<tranquillo amore, abbiamo solo parlato e ci siamo salutati. Domani riparte per l'Italia>

Dylan:<meglio così.>

Mary:<per caso sei geloso?>

Dylan:<io? No no.
Solo che se prova toccarti si ritrova senza mani e senza qualcos'altro>

Mary:<mi piace quando fai il geloso. Andiamo a casa dai>

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Il mese di marzo passò in fretta.

La mia vita procedeva stranamente tranquilla.

Io e Dylan avevamo ufficializzato il fidanzamento.

Ery e Tyler stavano sempre insieme.

Papà si era definitivamente ripreso ed aveva ricevuto nuovi contratti di lavoro.

Avevo pareggiato i conti con Margot.
In uno scatto di ira l'avevo picchiata, anche se ero stata fermata dal preside della scuola e mi ero presa una punizione.
La punizione più soddisfacente della mia vita.
Ne era valsa la pena spaccare la faccia a quella stronza.

Era arrivata la primavera.
Il mese che mi piaceva di più dopo l'inverno.
L'aria si iniziava a intiepidire e le giornate si allungavano.

Era pomeriggio.
Saranno state le 18:00 quando io ero in camera mia a leggere un libro.

Sentii papà canticchiare, ero abituata a sentirlo cantare, ma questa volta era diverso .
Andai in camera sua e lo trovai che si stava mettendo in tiro.

Era vestito elegante e quella sera non aveva nessun evento.
Aveva messo molto profumo e aveva pettinato i capelli.

Mary:<papà dove vai?>

Xavier:< principessa stasera questo manzo qui ha un appuntamento>

Mary:<stai scherzando?
Ma è fantastico papino.>

Xavier:<cosa mi consigli, cravatta o papillon?>

Mary:<decisamente papillon.
Posso sapere chi è la sfortunata?>

Xavier:<eh no mia cara.
Per ora non si può dire>

Mary:<non è giusto però uffa>

*Ritornai in camera mia e ricevetti una telefonata da Ery.

Ery:<bestiolina ma per caso il mondo ha iniziato a girare al contrario e non me ne sono accorta?>

Mary:< ma hai fumato per caso?>

Ery:< non mi prendere in giro.
Qua mia madre si sta preparando per un appuntamento, non succedeva da anni.
Qualcosa non va>

Mary:< che c'è di strano è una bella donna e ha diritto ad avere una vita privata anche lei.
Comunque coincidenza anche mio padre ha un appuntamento stasera>

Ery:< un attimo cosa hai detto?>

Mary:< che tua madre è una bella donna e ha diritto ad uscire!?>

Ery:< non quello imbecille, quello che hai detto dopo.>

Mary:< che anche papà ha un appuntamento..
Aspetta! Non starai pensando..>

Ery:< hai capito bene.. dobbiamo indagare>

Mary:<sicuramente se escono insieme la verrà a prendere a casa quindi stai attenta finché non la viene a prendere.>

Ery:< ok ci aggiorniamo dopo.>

* Dopo circa mezz'ora papà uscì di casa e dopo poco ricevetti la chiamata da Ery*

Ery:<come previsto escono insieme, come ci muoviamo?>

Mary:<aspettami mi vesto e vengo da te.
Aspetteremo finché non la riaccompagna a casa e gli faremo la sorpresina>

*Era strano che uscissero insieme, ma almeno era una donna di cui mi fidavo e sapevo che non gli avrebbe mai fatto del male.
Erano amici da troppo tempo.*

Ery:<preparo qualcosa da mangiare nel frattempo>

Mary:<ferma ordino giapponese, 10 minuti e arrivo bestiolina>.

 

                      Continua...

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