capitolo 53

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(scene Vm18 💥)

Autrice Pov

Erano passati 10 giorni dall'incidente.

Ad Ery avevano tolto le bende e finalmente era ritornata a vedere.
L'operazione agli occhi, come previsto, era andata alla grande.
Aveva il gesso alla gamba ma poteva uscire dall'ospedale.

Mary anche stava molto meglio.
Doveva fare ancora altri accertamenti e tenere sotto controllo la situazione molto spesso, almeno per i primi periodi, ma anche lei poteva ritornare a casa.

Il 12 Giugno, dopo aver aspettato le dimissioni, vennero accompagnate a casa da Tyler e Dylan.

Ery già non sopportava più quel gesso.
Era ormai quasi estate e iniziava a fare caldo, e quel gesso non era proprio la cosa ideale.

Mary sarebbe dovuta tornare in ospedale due volte a settimana per le medicazioni all'addome e controlli.

Per il resto andava tutto bene, almeno per il momento.
visto che in quella famiglia non si poteva mai dire quando sarebbe successo il prossimo casino.

Quella sera cenarono tutti insieme e poi Tyler e Dylan rimasero a dormire a casa di Mary ed Ery.

Videro un film tutti e quattro insieme per poi dividersi nelle due stanze delle ragazze.

Tyler avrebbe dormito con Ery e Dylan con Mary.

Mary e Dylan dopo essersi messi il pigiama, che consisteva per Mary in una maglietta di Dylan e un pantaloncino e per Dylan solo i boxer, avevano deciso di giocare un po' alla PlayStation prima di andare a letto.

Dylan:<a che giochiamo?>

Mary:<Tekken 3 ovviamente>

Dylan:<ma è sempre lo stesso gioco!? Cambiamo ogni tanto no?>

Mary:<che c'è!?
hai paura di perdere Come sempre amore?>

Dylan:<ti lascio vincere, è diverso>

Mary:<si certo ora così si dice>

*Gli diede un bacio e si sedette sul tappeto in braccio a lui*

Iniziarono a giocare e Dylan stava perdendo.

Dopo un po' di partite, Dylan lasciò il joystick per terra e iniziò a baciare dietro il collo di Mary, visto che la aveva seduta su di lui.

Mary:<amore così mi distrai pero>

Dylan:<quello è l'intento>

*Gli sganciò il reggiseno da sotto la maglietta e iniziò ad accarezzargli la schiena, facendole venire dei brividi lungo tutta la spina dorsale.*

Mary:<che stai facendo Dyl, non siamo soli in casa>

Dyl:<e quando mai ci ha fermato questo?
La porta è chiusa a chiave>

*Gli tolse la maglietta e le baciò tutta la schiena dando dei piccoli morsi ogni tanto*

Mary:<diavolo tentatore>

*Il ragazzo arrivò fino al collo e con la mano gli inclinò leggermente il capo così da avere tutta la parte di pelle scoperta e tesa a sua disposizione.

Iniziò lasciando dei piccoli baci che pian piano andavano ad intensificarsi sempre di più.
Morse la cavità tra il collo e la mascella andando poi a mordere il lobo dell'orecchio.*

La ragazza aveva ormai smesso di giocare al videogame, visto che era ormai vittima di quelle effusioni.

Alzò un braccio e lo portò verso la testa di Dylan incastrando la sua mano nei suoi capelli morbidi e ribelli.
Con l'altra mano era entrata nei suoi boxer massaggiando la sua erezione.

A quei tocchi sentiva la sua eccitazione crescere sempre di più, finché non si trova il ragazzo che gli stava sfilando i pantaloncini del pigiama.

La ragazza si girò per guardarlo negli occhi e si sedette di nuovo su di lui.
Le loro intimità erano una sull'altra, sfiorandosi.

Mary prese il viso di Dylan e lo baciò.
Un bacio che sapeva di desiderio e voglia di aversi.
Le loro lingue presero a muoversi tra di loro in una danza senza fine.

La rossa iniziò a posizionare l'erezione del suo ragazzo verso la sua entrata ma lui la fermò un attimo..

Dylan:<amore sei sicura?
La ferita non è ancora guarita del tutto>

Mary:<tranquillo amore, basta non fare movimenti bruschi>

Dylan:<faremo piano allora.
Ti amo Nanetta>

Mary:<ti amo anche io nasino all'insù>

*Dylan spinse in lei facendo entrare le loro eccitazioni in contatto, mentre Mary iniziava a muoversi su e giù su di lui.

Dopo un po' si ribaltò la situazione e si ritrovarono stesi sul tappeto.

Mary aveva l'arcata della schiena poggiata ad un cuscino, Dylan era su di lei mentre dava spinte decise ma delicate e con la mano stimolava il clitoride.

Arrivarono al culmine del piacere entrambi e ricaddero a terra, sfiniti ma soddisfatti.*

Mary si girò verso Dylan e si accoccolo al suo petto, mentre lui la abbracciava accarezzandogli il ventre, passando sulla ferita Ancora con la benda.

Lui si accorse che stava passando qualcosa nella  testa della ragazza.

Poteva percepire il macchinoso rumore dei suoi pensieri, la capiva come ness'un altro e sapeva che stava pensando a ciò che il dottore gli aveva detto in ospedale.

Dylan:<ehi piccola, sai che non è colpa tua vero!?
Ed io non smetterò di amarti solo perché ci sarà quel problema vero!?>

Mary:<Dyl, io non potrò mai darti il futuro che vorresti>

Dylan:<non mi importa che non avremo figli.
Cioè, sarebbe bello ma non ti amerò di meno solo per questo.
Per me l'importante è che tu stia bene.
Prenderemo un cane o un gatto o una papera quello che vuoi.
Ma nulla potrà mai cambiare i miei sentimenti per te.>

*A quelle parole, gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.

Nessuno prima d'ora l'aveva mai fatta sentire così veramente amata.
E a sua volta lei non aveva mai amato nessuno come amava il suo Dylan.

Lui gli asciugò una lacrima con il dito e la strinse più forte a se.

La ragazza non riusciva a credere che era cambiata così tanto in quell'anno.
L'arrivo di Dylan nella sua vita aveva abbattuto i muri che si era costruita da una vita.

Era diventata meno severa con se stessa.
Aveva imparato ad essere meno aggressiva e aveva fatto uscire il lato dolce, nascosto, di lei che non aveva mai fatto uscire con nessuno.
Aveva smesso di fare uso di droghe e beveva più raramente rispetto a prima.
Non gli era stato imposto niente, semplicemente era stato un cambio avvenuto da solo, naturalmente.

Forse è questo il potere dell'amore... migliorare sempre e farlo con la persona che si ama.

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Il mese dopo Mary aveva finito con le medicazioni.
Non doveva tornare più in ospedale.
Avrebbe solo fatto dei controlli annuali.

Ery aveva tolto il gesso alla gamba e finalmente potevano pensare tutti un po' a divertirsi.

I quattro amici avevano deciso che avrebbero fatto un viaggetto.

Visto che si avvicinava il compleanno di Dylan avrebbero passato un weekend fuori città per festeggiare.

Sarebbero andati in un posto dove il divertimento e la bella vita erano quotidianità.

Quale posto per divertirsi meglio dei casinò e locali di Las Vegas?

Li aspettavano momenti di follia e divertimento...
E chissà se non avrebbero combinato qualche casino dei loro.

                    Continua...

    

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