capitolo 5

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                      Mary's Pov

Avevo veramente pregato il padre di quel tipo a farlo restare?
Ok che li non conoscevo nessuno e dovevo pur sempre aspettare che mio padre si svegliasse,  ma arrivare a tanto non era da me.
Qualcuno mi odiava lassù non c'era altra  spiegazione!

***

Ero seduta su quelle sedie scomodissime mentre Dylan salutava il padre tutto contento.
Sembrava un bimbo che era appena stato portato alle giostre. Dovevo dire che si entusiasmava per poco.
* pensai alzando gli occhi al cielo*

Era un tipo davvero strano, troppo simile a me in certi aspetti, non andava bene per niente.
Mi circondavo sempre e solo di casi umani.
Era bello, ma pur sempre un caso umano.

*mentre pensavo a questo mi resi conto che stavo sorridendo*

Stavo davvero sorridendo per quel ragazzo!?

La nottata non poteva essere più strana di così.

Vidi Dylan venire verso di me con quel sorriso da bimbo felice che mi faceva sciogliere.

*<<Solo dentro, non sia mai che faccio trasparire qualcosa>>*

Dylan: <bhe nanetta cosa facciamo per passare il tempo? >

Mary: <ti ho già detto di non chiamarmi così>

*gli dissi quasi urlando*

Dylan: <mi piace chiamarti così quindi continuerò. Nanetta >

Mary: < e bastaaaaa!
Comunque andiamo di nuovo su?
Voglio fumare>

Dylan: < e va bene ai suoi ordini>

*disse facendo un inchino a modi maggiordomo*

Non potevo fare a meno di ridere.
Ci avviammo verso le scale al piano di sopra e iniziai a imprecare, ero  appena caduta sull'ultimo scalino...
<<Ma che ho fatto di male per meritarmi tutto questo>> * urlai*
Dylan si mise a ridere prendendomi in giro.

Dyl: < oddio ti sei fatta male?*>

*Mi chiese ancora ridendo, porgendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi*

Mary: < non mi toccare sto bene grazie>

Notai che smise di ridere subito, forse ero stata un po' brusca, in fondo voleva solo aiutarmi... Di nuovo.

In effetti per tutta la notte aveva cercato solo di aiutarmi ed io lo avevo  trattato malissimo.
Perché quando pensavo che poteva piacermi qualcuno lo trattavo male? Carattere di merda che mi ritrovavo.
Cercai subito di rimediare offrendogli una sigaretta.

Mary: < vuoi?>

* Gli porsi il pacchetto e iniziammo a fumare*

< Scusami, e che come hai capito sono impulsiva e dico la prima cosa che penso>

Dyl: < tranquilla... Che ne dici di parlarmi un po' di te?
Così per conoscerci meglio, infondo me lo devi dopo i favori che ti ho fatto stanotte.>

Cosa avevi sentito?
Mi stava ricattando?
<<Io lo ammazzo>>.

Mary: < bello mio forse sei tu che mi devi un favore, è solo grazie a me se ti trovi qui, tuo padre ti stava trascinando a casa ti ricordo>

Dyl: < E va bene hai vinto tu!
Allora, dovevi tornare a casa eh?
Sei di Los Angeles?>

Mary: < si, sono via da casa da 2 mesi per il tour, e io seguo la Star ovunque, mi piace troppo viaggiare con mio padre e la band.
Infondo sono 13 anni che vado in tour con lui, non riuscirei a farne a meno. Peccato solo per la mia migliore amica che non vedo per tutti quei mesi e il ragazzo con cui mi frequento>

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